Madonna della Maestà

Descrizione

Descrizione

Il Santuario della Madonna della Maestà sorge poco distante dal paese di Ficulle. All’origine dell’edificio sarebbe la grande devozione degli abitanti del paese per un affresco mariano miracolosamente rinvenuto, nel XVI secolo, nelle antiche grotte esistenti nei pressi dell’abitato. “In particolare si narra che dopo il ritrovamento la popolazione e il sacerdote pensarono che fosse decoroso trasferire l’immagine nella Pieve di Santa Maria, l’antica chiesa parrocchiale, ma il mattino successivo alla traslazione il dipinto era misteriosamente scomparso dal suo nuovo sito: venne ritrovato nella grotta. Ad un secondo tentativo di riportare la Vergine nella parrocchiale di Ficulle, condotto con più onori del precedente, si rinnovò il prodigio del ritorno alla grotta: gli abitanti compresero allora la volontà della Vergine e ne assecondarono il desiderio: in breve tempo, grazie alle elemosine raccolte, venne edificato il santuario presso il luogo del rinvenimento.”

Nelle vicinanze della grotta, dove era stata rinvenuta l’immagine, venne edificata all’inizio del XVII secolo una piccola chiesa con portico antistante e nella parte posteriore, sopra la piccola sacrestia, venne eretta una casetta “dell’eremita” o “romitorio”.

Le più antiche e certe notizie della chiesa risalgono ai resoconti delle visite pastorali degli inizi del 1600, mentre una più dettagliata descrizione del santuario risale ad una successiva visita effettuata nel 1616, in questa viene nominata, per la prima volta, con l’appellativo di Maestà “sub titolo Majestatis”. Titolo è indubbiamente legato alla raffigurazione della Madonna col Bambino su un trono di nubi, tra Angeli e Santi, affrescata sulla parete di fondo. “La Santa Vergine si mostra in un alone di luce sopra un trono di nubi con in grembo il Bambino benedicente. Ai lati si affacciano due angeli con in mano dei fiori e una palma: il loro sguardo è indirizzato verso Gesù. Anche san Giovanni Battista e san Francesco, inginocchiati in basso, contemplano il Bambino verso il quale si volge anche lo sguardo della Vergine. Le cattive condizioni di conservazione dell’attuale immagine venerata, che ha subito numerosi ritocchi in passati interventi di restauro, non consentono di fornire una datazione più precisa di una generica attribuzione al XVII secolo.”

La chiesa subì negli anni numerosi rimaneggiamenti. Un primo ingrandimento si realizzò già nel 1683 e poi, grazie al continuo flusso di fedeli e di elemosine, si decise presto di ampliare l’edificio inglobando all’interno l’antico portico e costruendone uno di maggiori dimensioni alcuni metri più avanti.

Nel 1848 fu iniziata la costruzione di una chiesa gemella sulla destra: internamente le due chiese erano comunicanti mediante due archi. Nel 1927 si rese necessaria l’unificazione dei due edifici mediante una copertura. Altri lavori vennero effettuati nel 1947, negli anni ’50 e ’70-’80, tutti grazie al contributo economico della popolazione. Nel 1954 in occasione del Primo Anno Mariano si decise di sostituire le modeste corone d’argento con cui da tempo immemorabile erano ornate le figure della Vergine e del Bambino, con corone d’oro donate dai fedeli e benedette da papa Pio II. Nel 1980 si rese necessario, per motivi di restauro e conservazione, il distacco dell’affresco.

Fra gli arredi sacri vanno ricordati: nell’antisacrestia una tela raffigurante la Madonna Addolorata, posta in adorazione nel 1799, nella chiesa un Paliotto in legno del 1600 sotto l’immagine, qualche pregevole candeliere e un ostensorio del 1815.

Dal sito internet: “Umbria web site”.

Contatti

Contatti
  • Indirizzo
    VIA ORVIETO 05016 FICULLE TR
  • Telefono
  • Regione
    Umbria
  • Location
    FICULLE

*i campi contrassegnati con l'asterisco * sono obbligatori

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi