Madonna della Margana

Descrizione

Descrizione
Il Santuario Maria Santissima della Margana è la chiesa rurale più antica dell’isola, essa risale infatti al passaggio di Carlo V in Sicilia. Il santuario è dedicato all’oggetto di culto in esso custodito, un’icona della Vergine che venne chiamata  Madonna della Màrgana, ovvero protettrice dei campi, dall’arabo “marg” .
Le origini del luogo risalgono al 551 quando un gruppo di monaci basiliani si stanziarono in una precedente struttura di origini romane per farne un cenobio.
Il vecchio edificio era scavato nella lava con zone contornate da mura; al suo interno era anche decorato con raffinati mosaici. L’edificio che osserviamo oggi è stato costruito sopra il santuario precedente verso il 1700. La chiesa conserva le caratteristiche classiche della chiesa rurale del periodo con singola navata, volta a botte con tetto a capanna.
Al di sotto della pavimentazione si conservano sepolture che risalgono ai primi anni del secolo XIX e una cripta sul livello inferiore.
La Chiesa della Madonna della Margana viene già citata nel 1552, sappiamo dai registri parrocchiali del 1603 che molte persone venivano seppellite in questo luogo, probabilmente i fratelli delle Congregazioni. Nel 1678 sono già attive la Congregazione della SS. Addolorata e quella del S. Sacramento, che all’inizio del XX secolo si fonderanno con quella della Carità. L’icona della Madonna viene citata nel 1726, le è attribuita un’origine bizantina.
La leggenda narra che il quadro era a bordo di un velierio che, giunto a Pantelleria, non poté proseguire  il suo viaggio, a causa di una tempesta. Dovendosi liberare del carico i marinai decisero di lasciare sulla spiaggia il quadro della Madonna. Fu poi caricato sul dorso di un asino per essere trasportato alla Matrice, ma giunto sul luogo in cui sorgeva la chiesa, l’animale si fermò, indicando così dove collocare il quadro.
In questa chiesa da maggio a ottobre viene conservata la bella icona della Madonna, patrona dell’isola, però l’ultima domenica di ottobre l’icona viene portata in solenne processione alla chiesa Matrice, per ritornare poi a maggio nella chiesa “campestre” sempre con processione molto partecipata dagli isolani.

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