Descrizione
Una chiesetta (dedicata a Santa Maria), ausiliaria della Pieve di Corvione, esisteva già nell’anno 865. Nel 1226 la chiesa di santa Maria si era già staccata dalla Pieve madre e, con bolla del vescovo Alberto da Reggio, fu eretta a parrocchia autonoma. Nel 1504 l’antica parrocchiale di Gambara fu ricostruita dalle fondamenta. Nel novembre 1580 Carlo Borromeo dispose di trasferire il fonte battesimale dalla Chiesa di S. Maria della Neve alla nuova parrocchia di S. Pietro. In seguito a questa decisione la chiesa di S. Maria della Neve cessò di essere parrocchiale e divenne il Santuario Mariano dei gambaresi.
Nel 1707 i conti Gambara chiedono alla curia vescovile di Brescia l’autorizzazione di erigere in questa chiesa il sepolcro della loro famiglia. Nell’Ottocento la chiesa della Madonna della Neve fu adibita a lazzaretto, durante le epidemie di colera che colpirono Gambara nel 1836 e nel 1855. Durante la guerra 1915-18 il santuario fu utilizzato come magazzino militare e deposito di cereali.
Nel primo dopoguerra la chiesa venne restituita al culto e durante la seconda guerra mondiale fu sede di devozione delle madri che avevano i figli al fronte. Dagli anni ’50, grazie alla concessione del vescovo, il santuario è adibito anche alla celebrazione del rito nuziale di diverse coppie di gambaresi che per ragioni affettive e per l’atmosfera intima, raccolta, lo preferiscono alla chiesa parrocchiale.
Nel 1964 il parroco lancia l’appello per la raccolta dell’oro che servirà a costruire le corone che ornano il capo della Vergine e del bambin Gesù. L’incoronazione della Madonna della Neve avverrà nel 1966, al culmine di una serie di festeggiamenti durante i quali il santuario subisce alcune trasformazioni (abbattimento della casa dell’eremita e costruzione della sacrestia nuova, addossata all’abside, eliminazione della cancellata che -dai tempi di S. Carlo Borromeo- divideva il presbiterio dalla navata).
La ricorrenza della Madonna della Neve, che cade il 5 agosto, è, con San Gottardo (4 maggio), una delle feste più care ai gambaresi. Motivo di attrazione era la piccola fiera con le bancarelle allestite sulla porta della chiesa. La via del Spolt, che conduce al santuario, veniva addobbata con festoni di carta colorata e illuminata da palloncini alla veneziana.
Altro motivo di attrazione era la tradizionale gara della cuccagna, che aveva luogo dopo le funzioni pomeridiane: squadre di giovani si cimentavano sul palo fissato orizzontalmente e cosparso di grasso con conseguenti comicissimi scivoloni e tuffi nelle acque della Seriola. Oggi la cuccagna ha abbandonato la Seriola e si svolge sopra una larga piscina che viene appositamente montata in piazza vecchia.
Completano il programma della festa una pesca di beneficenza, una mostra di pittori locali che si tiene nel giardino del castello aperto per l’occasione e il concerto della banda civica.
Quanto alla devozione dei gambaresi per la Madonna della Neve, occorre osservare che in molte case del paese si trova esposta in modo visibile la riproduzione del quadro che si venera nel santuario, opera di un anonimo del Rinascimento, con la Madonna e il bambin Gesù in primo piano e alle loro spalle le figurette di Papa Liberio e del Patrizio Giovanni sul colle Esquilino, i quali chiaramente alludono alla vicenda di fondazione della celebre basilica romana da cui prese il nome anche la chiesa di Gambara.
Contatti
- Indirizzo25020 GAMBARA BS
- RegioneLombardia
- LocationGAMBARA