Madonna dell’Acqua nella SS. Concezione

Descrizione

Descrizione
La Chiesa della Santissima Concezione, nota anche come Santuario della Madonna dell’Acqua, si trova a Madonna dell’Acqua, frazione del comune di San Giuliano Terme, in provincia di Pisa.
La chiesa custodisce un’effigie miracolosa della Madonna, protagonista di una vicenda senza dubbio suggestiva. Nel 1642, presso il ponte che superava il Fosso di Scolo (fiume morto) esisteva un’immagine della Madonna, protetta da una marginetta lignea. L’opera, in maiolica, era ritenuta di scuola francese del XVII secolo (altre fonti l’attribuirebbero ai Della Robbia). Nell’autunno di quell’anno, un periodo assai prolungato di piogge torrenziali trasformò quella parte del piano alle porte di Pisa in una desolata palude, con gravi danni all’economia del luogo, allora largamente fondata sull’agricoltura. Per di più, il turbinare violento delle acque determinò il crollo del ponte e la perdita del suo sacro ornamento. In quei giorni di grandi ansie per la popolazione e per i contadini, la Madonna si mostrò in sogno ad alcune giovinette del luogo, rivelando loro che il diluvio sarebbe cessato solo quando fosse stata recuperata e collocata in un luogo degno l’immagine sacra. Secondo la tradizione, questa voce, diffusa dai contadini e dagli abitanti del piano, giunse ai responsabili dell’Uffizio per i Fiumi e i Fossi. Costoro, messisi solertemente alla ricerca, assieme ai residenti e ai contadini del minuscolo agglomerato, recuperarono l’immagine immersa nelle acque. Come d’incanto le piogge diluviali cessarono, le nubi si squarciarono e i raggi del sole illuminarono una Madonna miracolosamente asciutta. In ottemperanza ai desideri della Vergine, e per testimoniare nel tempo la gratitudine per il cessato pericolo, l’Uffizio per i Fiumi e Fossi fece erigere la chiesa.
Il santuario, che inizialmente fu eretto da un frate, sorse su un progetto redatto dall’architetto Marucelli. Il Lunedì Santo del 1648, con grande concorso di fedeli in processione, il vicario generale dell’Arcivescovo provvedeva all’inaugurazione del tempio, collocando l’immagine mariana, dove oggi la vediamo, sopra l’altare maggiore. La Madonna dell’Acqua fu ben presto ritenuta miracolosa, molti gli eventi soprannaturali ad essa ascrivibili. La Madonna era ornata di preziosi doni, che furono venduti quando, negli anni sessanta, sorse la nuova chiesa del SS. Redentore, voluta dal parroco Don Peressini, per venire incontro alle esigenze del nuovo insediamento di Madonna dell’Acqua, estesosi verso il monte.
Nel 1988 la Soprintendenza ai Beni culturali, architettonici, artistici, e storici di Pisa ha curato il restauro del santuario: in quell’occasione si è provveduto alla ripulitura dei tenui affreschi settecenteschi attribuiti, alcuni a Giovanni Battista Tempesti e gli altri ai fratelli Melani, che effigiano, tra gli altri motivi, la storia del Santuario. All’altare maggiore, sotto la Madonna eponima, vigilata de due Angeli laminati in oro, vi è una pittura che ritrae san Ranieri davanti a san Pietro e al vicario vescovile (XVIII sec.). Nella Chiesa di Madonna dell’Acqua erano soliti partecipare alle funzioni religiose i regnanti di casa Savoia, durante i loro soggiorni a San Rossore.
Il 21 settembre del 1991, l’Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero, decise il restauro della canonica, destinandola a un centro turistico. Nell’atrio porticato, che precede l’edificio, sopra il portale, c’è un affresco che rappresenta La fuga in Egitto. Questo è attribuito a un anonimo pittore della fine del XIX. Nel 1997 gli affreschi del porticato sono stati restaurati con il contributo della Cassa di Risparmio di Pisa.

Fonte: https://www.parrocchia-ssr-mda.it/storia-santuario/

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