Madonna dell’Acquanera

Descrizione

Descrizione

Il Santuario della Madonna dell’Acquanera è situato sulle pendici del Monte Acuto, a meno di 3 km dalla frazione di Buonconsiglio, a circa 700 metri s.l.m., l’origine risale all’anno Mille ma il documento più antico che accenna alla chiesa e al romitorio annesso risale al 1290.

Nel 1572 la chiesa venne unita al Monastero di Santa Maria degli Angeli di Pesaro che ben presto la retrocedette a Fonte Avellana; a sua volta questa la cedette nel 1808 al vescovo di Cagli. Il vescovo ottenne dalla Santa Sede un rescritto per demolirla e ricostruirla in luogo più comodo, ma il popolo vi si oppose obbligandosi a mantenerla a proprie spese.

All’interno del santuario è venuto alla luce, durante un restauro, uno scudo con i blasoni delle famiglie della Rovere, di Carpegna o Montefeltro, della Porta ed altri simboli.

Si può supporre che l’intera parete sia stata commissionata al pittore dal conte Giulio della Porta in occasione delle sue nozze (1577) con Francesca di Carpegna.

La chiesa venne restaurata nel 1885 per cura ed opera di Angelo Paraventi di Frontone, che vestì l’abito eremitico e ne rimase custode fino al 1926.
Durante l’ultimo conflitto mondiale, alcuni partigiani trovarono rifugio in questa chiesa e da qui preparavano i loro interventi.

Nel 1972 la chiesa è stata restaurata assieme al fabbricato annesso.

Nel 1999 sono state restaurate le stazioni della Via Crucis, con le immagini raffiguranti la passione di Gesù realizzate dagli alunni dell’Istituto d’Arte di Cagli.

Ogni anno, l’8 settembre, in occasione della natività della Madonna, un folto gruppo di fedeli sale in processione fino al santuario percorrendo l’antico sentiero.

Aspetto esterno

la chiesa è un edificio semplice ed austero situato sulle pendici di un monte, realizzato in conci irregolari di pietra locale.
Sulla muratura sono ancora visibili le tracce di portali e finestre aperti e poi richiusi nel tempo.
Il fronte ha un portale romanico in mattoni sormontato da un finestrotto quadrato dotato di architrave in legno e grata. In alto la facciata si conclude con un profilo a capanna; lo spiovente di sinistra è accentuatamente più lungo in quanto la falda prosegue per coprire i locali parrocchiali adiacenti.

Interno

All’interno troviamo un’unica aula che senza soluzione di continuità ospita navata e presbiterio. Anche qui materiali e strutture sono a vista; sopra la muratura in pietra si imposta il tetto a capriate lignee e pianelle.
Il presbiterio, sopraelevato di un gradino, è spartanamente arredato; ne è luogo eminente la mensa eucaristica in pietra, posta al centro.
Sulla parete di fondo si trova l’unico altare della chiesa costituito da una nicchia con dossale in legno dipinto, entro la quale è collocata la scultura della Madonna con il Figlio sulle ginocchia, opera di Antonio Durante, del 1518.
La stessa parete è caratterizzata da tracce di affreschi cinquecenteschi. Una porta sul lato destro conduce alla sacrestia.

Contatti

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