Santuario Madonna delle Grazie di Pontecorvo dei Passionisti
Appena ebbero preso possesso del Santuario, i PP. Passionisti intrapresero dei lavori di ampliamento e di abbellimento ed un’opera pastorale molto intensa. Nel 1862 furono costretti ad abbandonare il Convento che fu demaniato, per farvi poi ritorno nel 1869 dietro richiesta delle autorità cittadine.
In seguito agli eventi bellici del 1943-1944, anche il Convento dei Padri Passionisti e l’annesso Santuario subirono ingenti danni, ma grazie all’opera e allo zelo di P. Serafino Fava e altri religiosi, questo tempio mariano fu ricostruito più bello ed imponente di prima. Due sono le strade di accesso che conducono alla sommità della collina: la prima è un’irta salita e la seconda è un grandioso ed artistico scalone marmoreo. Entrambi conducono ad un ampio piazzale antistante la Chiesa, dal quale è possibile godere un magnifico panorama di Pontecorvo.
L’interno, ad una sola navata, con sei cappelle laterali, è caratterizzato da uno stile neo-barocco. Sull’altare maggiore, all’interno di una nicchia marmorea, si può ammirare l’antica statua raffigurante la Madonna delle Grazie con Bambino, opera dei fratelli Petronzio di Portici. Sotto l’altare maggiore è conservato il corpo della martire Santa Urbicia.
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