Madonna delle Grotte

Descrizione

Descrizione
SANTUARIO DELLA MADONNA DELLE GROTTE
Lungo la SS.17 per l’Aquila, a 5 km dal Paese, sorge il Santuario della Madonna delle Grotte eretto intorno alla grotta dove, secondo la tradizione, nell’ottobre del 1601 Bernardina Boccacci (“una fanciulla del posto”) rinvenne l’immagine della Madonna.
Nell’insieme il prospetto arieggia allo stile romanico: elegante la facciata in pietra battuta con i pilastri che sorreggono gli spioventi; il portale è di un bel barocco, sormontato dallo stemma del Vescovo Gaspare Pasquali che portò a termine i lavori di costruzione (1604 – 1612 ). Grazioso risulta l’aggetto (sporgenza o rilievo) che reca scolpita la significativa epigrafe “Patent per te hic venae vitae”.
L’interno si presenta con una navata; il corpo centrale a capriate di legno, il pavimento è primitivo e tutto a pietruzze di basalto. Il  portico di stile dorico tutto in pietra color ruggine della vicina canonica ben si armonizza con la facciata della Chiesa. Entrando in Chiesa a colpire maggiormente il visitatore è l’affresco eseguito sul masso ( nella “grotta suppuntata”) ,  restaurato nel 2006. L’effigie, di una amabilità singolare, è emblema della storia del santuario e della stessa devozione popolare.
Il Santuario ha risentito nel tempo degli avvenimenti storici che hanno interessato il territorio; devastante è risultato in alcuni periodi il passaggio dei vari eserciti.  E’ quel Santuario a dare senso a chi transita in quelle aspre gole ricordate per altri avvenimenti storici; nel tempo esso è divenuto significativo punto di riferimento devozionale per il territorio.
Annualmente si celebrano, nel periodo tra l’Ascensione e la Pentecoste, solenni manifestazioni  per mantenere viva la memoria dell’evento; lo sviluppo e l’organizzazione con processioni si ebbe con ogni probabilità intorno al 1712. La presenza continua  di cappellani, già dal 1621, ha garantito il servizio liturgico e assistenza spirituale nel santuario. Gli ultimi coadiutori agli inizi degli anni ’50 sono stati P. Francesco Malalan (Claretiano del Collegio di Villa Mentuccia) e don Pietro Maconi (della Diocesi di Bergamo). Dal gennaio 2007 il quadrante dell’orologio (fino ad allora inservibile) ha ripreso a scandire le ore e le campane a far sentire la loro voce in tre momenti della giornata (mattino, mezzogiorno e sera) e non solo nei giorni degli annuali festeggiamenti.

Fonte: http://www.parrocchiadiantrodoco.it/santi1_8.html

Contatti

Contatti

*i campi contrassegnati con l'asterisco * sono obbligatori

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi