Santa Maria di Monserrato (Basilica Santuario)

Descrizione

Descrizione

Giunti sull’altopiano di Vallelonga, vicino ad un vasto parco, che ospita felci e querce secolari, si può venerare la Madonna del Monserrato, nel mirabile Santuario che dal 1550 è ufficialmente riconosciuto in devozione alla Madonna di Monserrato, anche se a discordanza dei pareri dei religiosi locali, secondo i quali il culto affonda le sue radici nel periodo del dominio Aragonese, nel meridione d’Italia, del 1400.

Il nome Monserrato ci porta a Barcellona, su una montagna con le cime a forma di denti di sega; qui fu rinvenuta l’immagine della Madonna. Era stata nascosta su questa montagna, per evitare che venisse portata via durante l’invasione dei mori, e poi fu ritrovata da un pastore, sconvolto dal suono divino e da una luce misteriosa che usciva da una grotta. Da allora, furono create diversi luoghi di culto, in onore dell’immagine miracolosa, e si diffusero rapidamente in tutto il modo.

La chiesa che si presenta alla nostra vista è stata, quasi interamente, ricostruita tra il 1930 e il 1935, in seguito alla devastazione del terremoto del 1908 e di un brutale incendio nel 1926. Quel che rimane dell’antica costruzione è il presbiterio che ospita l’altare maggiore in marmi policromi.

All’interno della chiesa guidati da una luminosità rasserenante si possono ammirare i decori in marmo lungo le pareti e i pilastri, gli stucchi color oro che ornano gli archi, le decorazioni dei soffitti delle tre navate, le pitture murali sul soffitto dell’abside, e in più tutte le opere artistiche custodite nella Basilica quali statue in marmo e in legno e sul soffitto della navata centrale tre grandi tele rappresentanti: Giuditta, Adorazione dei pastori, e Fuga in Egitto, risalenti alla seconda metà dell’ottocento ad opera di Andrea Cefaly uno dei più grandi artisti calabresi.

Colpisce per la sua particolarità la Cappella dell’Eucarestia, di recente realizzazione, Gesù-Eucarestia racchiusa in una lignea volta che pare elevarsi al cielo. Nel santuario è presente il più grande organo a canne di tutta la Calabria, con il quale si svolgono diverse manifestazioni organistiche di richiamo nazionale. Le bellezze da ammirare son così tante che non riesce facile in poche parole descriverle tutte, molto meglio è venire a scoprire da vicino, coi propri occhi, questa, e le tante bellezze che la nostra terra di Calabria ospita.

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