Maria SS. delle Grazie (Santuario Parrocchia)

Descrizione

Descrizione
La chiesa parrocchiale di Isola delle Femmine, è stata edificata dal popolo in diverse epoche. Prima del 1850, era una piccola chiesa in rustico ad una navata; nel 1860 si comprarono dai fedeli alcune casette di destra e di sinistra della chiesa, e in quell’epoca si costruì la navata di destra, con quattro cappelle e l’altare; nel 1903 a cooperazione del Curato Sacerdote Pietro Mannino, e a cooperazione di tutto il popolo si incominciarono i restauri della chiesetta con la costruzione della volta della navata maggiore, si fece un riempimento per tutto il pavimento della chiesa, per metterlo a livello della piazza, in seguito si costruì la navata di sinistra con altre quattro cappelle il campanile, e si fece l’ammattonata della chiesa tutta in cemento. Infine la chiesa venne abbellita con una magnifica prospettiva ed un marciapiede in cemento.
Dal 1995 è stata consacrata come Santuario della Madonna delle Grazie.
Il culto di Maria SS delle Grazie avrebbe però radici molto antiche, molto più di quanto sin ad ora si sia creduto. “Sin dai primi secoli della diffusione del cattolicesimo in Sicilia, i nostri bisnonni si riunivano in preghiera una casetta (cappella) adiacente alla Tonnara, rivolgendosi a Maria SS delle Grazie”, spiega Giuseppe Bellone“non avevano un sacerdote, ne un sindaco, non conoscevano la teologia, si limitavano alle semplici preghiere e alla recita del rosario e si rivolgevano a S. Pietro e S. Andrea, che furono i pescatori per eccellenza”.
Giuseppe Bellone fa parte di un gruppo di preghiera che da anni si pone l’obiettivo di rivalorizzare la fede tramandata e nel tempo affievolitasi e la storia del paese di Isola delle Femmine, quasi del tutto cancellata o distorta. In questi anni ha scoperto documenti che retrodatano di parecchi secoli la nascita del culto di Isola delle Femmine e del paese stesso. In uno di questi leggiamo che Guglielmo II, Re di Sicilia dal 1166 alla 1189, rinnovò le concessioni fatte nel 1176 alla chiesa di Santa Maria Nova di Monreale, fra cui la Tonnara che sorgeva ad Isola delle Femmine e le sue pertinenze, insieme cioè al santuario. 
Tunnariam quoque que est in insula Fimi, prope portum Gali, cum omnibus pertinenciis et iusticiis et rationibus suis eidem monasterio perpetuo libere habendam concedimus, ut omni tempore liceat ipsi monasterio ad utilitatem suam officium piscationis tunnorum vel quascumque alias utilitates voluerit absque exactione aliqua exercere.
Un altro documento conferma che già nel 1200, nella Tonnara di Isola delle Femmine, di proprietà dell’arcivescovo di Monreale, sorgeva una cappella dove si venerava la Madonna della Tonnara, poi ampliata per le necessità della comunità nel 1840, prima di assumere l’attuale forma, nel novecento (fonte: chiesedisicilia.org). Documenti che ci parlano del paese di Fimi, la cui storia è molto più antica di quel che fino ad ora è stato sostenuto e che collocano nella storia il santuario della Madonna delle Grazie già prima del 1200.
Uno degli scopi del nostro gruppo”, conclude Bellone, “è quello di invitare alla preghiera e affermare i valori spirituali e culturali del nostro paese, tra i discendenti di famiglie isolane residenti all’estero e tra quanti, per motivi storici, commerciali e turistici, sono rimasti legali al nostro paese”.

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