Descrizione
Santa Maria in Castello è un complesso originariamente fortificato che si erge su uno sperone di roccia sopra il paese di Vecchiano, dominando la Valle del Serchio e la piana di Filettole.
La prima fortificazione fu edificata alla fine dell’XI secolo, quando Lucca iniziò a invadere la bassa Val di Serchio e i punti nevralgici di confine tra Pisa e Lucca furono dotati di castelli e torri difensive. La più antica testimonianza del Castello di Vecchiano è un documento del 1092 nel quale il vescovo di Pisa Daiberto chiede ad alcune famiglie dei Longobardi pisani di difendere il territorio dalle mire espansionistiche e dai soprusi di alcune casate locali.
Grazie alla sua posizione strategica, il castello divenne a partire dal XIII secolo un importante baluardo difensivo durante le guerre tra Pisa e le città guelfe e venne più volte conteso tra Repubblica Pisana, Lucchesi, Fiorentini e persino dai Milanesi, subendo danni e parziali restauri. Con l’avvento del Granducato di Toscana, la rocca perse la sua importanza militare e il patronato del castello venne concesso per via ereditaria ai patrizi pisani Bocca Gaetani, ai quali subentrarono gli Agostini Della Seta ancora oggi proprietari del castello.
Dell’intero complesso restano oggi la piccola Chiesa di Santa Maria e dei resti della fortificazione: la metà inferiore della torre, il lato nord del recinto esterno con due basi di bastioni agli angoli est ed ovest, tratti del recinto esterno sud-ovest, l’impianto delle cisterne.
La Chiesa fu realizzata nel 1120 dall’unione tra una precedente piccola cappella e la torre del castello, poi abbattuta nel Seicento: sulla parete esterna è ancora ben visibile l’unione tra le diverse mura della cappella e della torre. L’attuale struttura del santuario risale ad un ampliamento databile tra il XVI e il XVII secolo, secondo quanto documentato dai ritrovamenti di mura cinquecentesche nel loggiato e di frammenti di intonaco e pitture all’interno della chiesa. La chiesa ha subito gravi danni durante il secondo conflitto mondiale (vi passava la linea Gotica) ed è stata restaurata grazie all’iniziativa del pievano Don Gino Barzacchini e di un comitato cittadino e, successivamente, del Gruppo Archeologico Vecchianese, che dal 1991 si prende attivamente cura del sito. L’ultimo rettore che visse nell’eremo fu Cesare Del Chiocca di Rigoli, nel 1858. S. Maria è diventata Santuario durante il Giubileo del 2000.
Purtroppo questo monumento pisano è stato facile preda di saccheggi e atti vandalici. L’altare maggiore è stato distrutto (quello attuale è molto recente), molte lapidi di sepolture di notabili della zona sono state danneggiate e in parte disperse. Alcune, ritrovate nella zona, sono state recuperate e sono oggi custodite all’interno della Chiesa. Tra i reperti ritrovati c’è una lapide in pietra con epigrafe seicentesca, che ricorda il patrono e rettore della chiesa di Santa Maria in Castello, Giuseppe Bocca, che ne fu alla guida dal 1569 al 1618.
All’interno della chiesa, sulla parete sinistra, sono visibili i resti di affreschi risalenti rispettivamente al Seicento, Settecento e Ottocento. La Chiesa custodiva un’immagine votiva di Maria Vergine ritenuta miracolosa (una lapide all’esterno della chiesa ricorda la liberazione dalla febbre gialla durante l’epidemia del 1804) trafugata durante la Seconda Guerra Mondiale. Alle pareti sinistra e destra si trovano due recenti dipinti raffiguranti Sant’Alessandro e Sant’Antano.
Contatti
- IndirizzoVIA DEL SANTUARIO 19 56019 VECCHIANO PI
- Telefono
- RegioneToscana
- LocationVECCHIANO