Nostra Signora delle Grazie

Descrizione

Descrizione
Il santuario fu costruito per iniziativa di un nobile poco dopo la peste del 1630. L’edificio, inaugurato nel 1643, fu ingrandito nel 1820. Nel 1885 fu collocata sopra al campanile una statua della Madonna in metallo dorato.
La particolarità del santuario di Nostra Signora delle Grazie è che è un santuario a répit inteso come luogo dove venivano portati i bimbi nati morti, con la speranza, che, posti vicino a un’immagine miracolosa, rivivessero il tempo necessario per ricevere il battesimo.
Si narra anche di un miracolo ricevuto da un povero sventurato che cadde dal ponte Marmoire vicino al quale sorge il santuario.
All’interno possiamo ammirare l’altare maggiore in legno intagliato e in parte dorato. Al centro, in una nicchia, statua della Madonna tra due colonne tortili, sotto l’altare, entro un’urna protetta da vetro, la statua di Cristo deposto nel sepolcro. In alto il Padre Eterno tra due angeli. Purtroppo la statua raffigurante la Madonna seduta con in grembo il bambin Gesù è stata rubata e oggi sostituita da una copia. Gli ex Voto sono raccolti lungo la parete nord.
La festività principale si svolge l’8 settembre in coincidenza liturgica con la natività di Maria Vergine. La Messa serale viene seguita da una processione.

Fonte: Viaggi Spirituali

 

IL SANTUARIO DELLA MADONNA DELLE GRAZIE VICINO AL PONTE MARMOREUS

Ancora quando vi era questo ponte marmoreus, era stato edificato un piccolo oratorio sul lato occidentale del ponte ove c’era una statua della Madonna con l’iscrizione latina: “MATER DIVINAE GRATIAE” “on sait que nos pieux ancètres avaient l’habitude d’élever des monuments réligieux au milieu du pont mème”.
Nel 1630 una grave pestilenza (la peste nera) percorre l’Europa, anche la Valle (percorsa quotidianamente da commerciati, pellegrini che provenivano da tutta l‘Europa) viene gravemente colpita. Nell’invocare il soccorso della Madre di Dio, si pensa di costruire una cappella votiva, perchè la popolazione sia al più presto liberata da questo flagello.
Il 15 Maggio 1631: in un documento si attesta la prima offerta di 4 ducati per la costruzione di una cappella: Bartolomeo Chandiou dona gratis il terreno antistante il ponte romano e il nobile Louis Carrel offre la somma di 36 scudi in vista dell’edificazione della cappella.
Il documento è firmato alla presenza di alcuni testimoni, fra i quali figura un certo Alessandro Beffaz, un ricco commerciante proveniente dalla Valsesia . Questi viene designato come sollecitatore e procuratore per l’erigenda nuova cappella.
Molte diversificate le offerte che negli anni successivi sono devolute per la costruenda chiesa, che presumibilmente era già stata iniziata nel 1632.
(Molte le offerte in natura: frumento-vino ecc. ecc…: una nobile Margherita Braco offrirà 540 lt. di vino rosso); anche gente di Valtournenche, Chambave, Antey si impegnano con delle offerte: Pierre Panthaleon offre le lose per il tetto. Grazie alla sollecitudine nel seguire i lavori e alle sue generose offerte Alessandro Beffaz porta a termine la costruzione della nuova chiesa: non si conosce la data sicura (tra il 1635 ed il 1643).
Era un edificio più piccolo rispetto all’attuale.
Tuttavia per aprire al culto la cappella si richiedeva il consenso e la benedizione del vescovo, inoltre la cappella doveva essere dotata di tutto ciò che serviva al culto e di un reddito, che doveva assicurare un minimo di messe da celebrare nell’arco dell’anno.
Il 3 Agosto 1643 le chanoine André Anriod è invitato da parte del vescovo Vercellin a sottoscrivere l’atto di donazione, che assicurava un reddito per l’esercizio del culto nella nuova cappella a Chatillon. – Ancora una volta Alessandro Beffaz offre un donativo di 600 scudi per la nuova cappella, in seguito, prossimo alla vecchiaia, Beffaz sottoscrive un testamento alla presenza di 7 testimoni in favore della cappella della Madonna delle Grazie: è il 6 Gennaio 1649. Viene assicurata una rendita al figlio ed alla moglie, la quale è depositaria della chiave della cappella, mentre l’amministrazione di un legato per la cappella viene affidata a due signori di Chatillon (Bich e Panthaleon); un reddito, ricavato dall’usufrutto. L’usufrutto dei suoi beni, è destinato alla celebrazione di 6 messe ,nella cappella, ogni anno in sua memoria e dei suoi famigliari. – Di fatto i suoi eredi o meglio i successivi amministratori del lascito dovranno essere sollecitati dal curato di Chatillon per mantenere fede al legato.
Il 6 Giugno 1685 Clement Chatrian preferì liberarsi di quell’onere e versare il capitale di £ 100 pagando tutti gli interessi precedenti, non ancora assolti ,in tal modo il legato di A.Beffaz passa direttamente sotto l’amministrazione della Parrocchia.
Il 29 dicembre 1660 un evento straordinario segna l‘inizio di un afflusso sempre più accentuato di gente, che viene nella cappella di “N. Mère des Graces” per invocarne l’aiuto nelle tante difficoltà che si incentrano nel cammino della vita: il fatto viene documentato e certificate davanti a testimoni e sottescritto dal notaio André Perron di Valtournenche, l‘atto viene firmate in casa di Pierre Valery di Chambave: “Simon de Phantaleon Jaccod arrivando da Valtournenche (pertanto sul versante occidentale del ponte) precipita nel torrente Marmore: da un dirupo di 37 m..- Simon nell‘atto di precipitare si raccomanda alla Mère des Graces perchè lo salvi e cosa accadde?- Non riporta alcuna ferita tornando a casa sano e salvo”.
Così si conclude il verbale: “Si tous les hommes du monde fissent semblable, chute,il n’y en aurait donnée da la dicte N.Dame et des Saints.”
Pierre Valéry molto devoto alla Vergine delle Grazie s’impegna a fare eseguire un dipinto per evocare il miracolo offrendo anche una somma per una lampada votiva ad olio che brilli, nella cappella, per tutta la sua vita a testimonianza dell‘accaduto (a tal fine offre un campo ed una vigna di sua proprietà).

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