Descrizione
Il santuario si trova nel comune di Castellaro all’imboccatura della valle Argentina, di fronte all’abitato di Taggia, immerso in un antico uliveto.
Nel 1561 un abitante di Castellaro, certo Andrea Anfossi, soprannominato Gagliardo per il suo coraggio, viene fatto prigioniero dai pirati turchi che hanno assalito il paese. Viene poi imbarcato su una nave turca come schiavo che fa scalo a Lampedusa, nel gruppo delle isole Pelagie, tra la Sicilia e l’Africa. L’uomo viene munito di una scure e mandato nei boschi dell’isola ad approvvigionarsi di legname. Qui in mezzo a una grande luce vede in una nicchia un’immagine della Vergine dipinta su tela. Matura allora l’idea della fuga; da un tronco ricava una rudimentale imbarcazione e trasforma in vela il quadro della Madonna. Prende il mare e un po’ vogando di remo, un po’ sfruttando il vento con la vela improvvisata riesce ad arrivare nel golfo ligure, sbarca nei pressi di Taggia, dopo aver fatto voto di costruire un santuario nella località Costaventosa.
E’ l’anno 1602 e il Gagliardo corre a Castellaro, informa gli abitanti dell’avvenuto prodigio e li esorta a contribuire alle spese per la costruzione del santuario. Ma si vuole che la chiesa sorga in un altro luogo chiamato “Cappella” dove già esiste una chiesa. Ma poiché l’immagine miracolosa scompare più volte e viene sempre ritrovata nel terreno del Gagliardo a Costaventosa, qui nel 1619 viene costruito il santuario.
Gli avvenimenti che portano alla fondazione sono condensati in due iscrizioni, una in latino l’altra in italiano, poste nel santuario del quale esiste una storia anche in un documento scritto dal notaio Giovanni Roggero datato 1714. Nel quadro miracoloso di Lampedusa è raffigurata la Madonna col Bimbo e santa Caterina di Alessandria.
di Giovanni Meriana
La solenne incoronazione avvenne nel 1845.
Il santuario presenta una pianta a forma circolare e presenta nel totale un altare maggiore e due altari laterali; sopra al maggiore è collocata l’ancona in marmo racchiudente la celebre tela ritraente la Madonna col Bambino e santa Caterina d’Alessandria. I due altari laterali sono invece intitolati a sant’Egidio e a san Francesco d’Assisi.
Negli angoli della chiesa trovano invece spazio quattro statue marmoree raffiguranti i santi Anna e Gioacchino, Giuseppe e Giovanni Evangelista. L’adiacente campanile e l’antistante porticato sono stati aggiunti nel XIX secolo. Sopra la porta centrale è presente un affresco raffigurante la navigazione dell’Anfossi e, ai lati, due iscrizioni dell’evento in lingua latina e in lingua italiana.
La struttura subì diversi danni e soprattutto l’ingente perdita di vite umane, 47 persone, durante la celebrazione del mercoledì delle ceneri il 23 febbraio del 1887 nel terremoto di Diana Marina; la scossa tellurica provocò la caduta improvvisa del tetto che piombò sui fedeli partecipanti alla celebrazione religiosa.
Contatti
- IndirizzoSTRADA LAMPEDUSA 18011 CASTELLARO IM
- RegioneLiguria
- LocationCASTELLARO