S. Clelia Barbieri

Descrizione

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SANTUARIO

Dopo il solenne riconoscimento della santità della nostra fondatrice Clelia, proclamata dal sommo pontefice Giovanni Paolo II il 9 aprile 1989, è aumentata la devozione dei fedeli nei suoi confronti, che si manifesta con il crescente numero di pellegrinaggi ai luoghi della nascita e della breve ma straordinaria vita terrena di santa Clelia.
I momenti più intensi di questi pellegrinaggi, con la celebrazione dell’Eucaristia e del sacramento della penitenza e con altre forme di preghiera personale e comunitaria, si svolgono nella Chiesa parrocchiale di S. Maria delle Budrie. È qui che santa Clelia è rinata alla vita divina col sacramento del battesimo e ha vissuto i momenti più forti della sua unione con Dio, compreso quello della «ispirazione grande» del 31 gennaio 1869.
DECRETO DI CONFERIMENTO DEL TITOLO DI “SANTURARIO DI SANTA CLELIA BARBIERI ALLA CHIESA PARROCCHIALE DI SANTA MARIA DELLE BUDRIE
Con viva soddisfazione, con profonda gratitudine a Dio datore di ogni bene, abbiamo assistito al crescente sviluppo della devozione a Santa Clelia Barbieri, dopo il solenne riconoscimento della sua santità, proclamata dal sommo pontefice Giovanni Paolo II nel corso di una indimenticabile liturgia nella Basilica Vaticana il 9 aprile 1989.
Tale devozione, che ha prodotto e continua a produrre frutti abbondanti di grazia e di rinnovato  fervore di vita cristiana, si manifesta in modo particolare nel crescente numero di pellegrinaggi ai luoghi della nascita e della breve, ma straordinaria vita terrena di Santa Clelia . I momenti più intensi di questi pellegrinaggi, con la celebrazione dell’eucaristia e del sacramento della penitenza, e con altre forme di preghiera personale e comunitaria, si svolgono nella chiesa parrocchiale di santa Maria delle Budrie, dove S. Clelia è rinata alla Vita Divina nel sacramento del Battesimo, dove ha vissuto i momenti più intensi della sua un ione con Dio. compreso quello della ispirazione grande del 31 gennaio 1869, consegnata unico suo manoscritto a noi rimasto: e nell’attiguo Oratorio di San Giuseppe, che ne custodisce i resti mortali.
Ben volentieri pertanto, accogliendo il desiderio manifestato da numerosi fedeli, di cui si sono resi interpreti il Parroco di Santa Maria delle Budrie e il Consiglio Generale della Congregazione delle suore Minime dell’Addolorata, vogliamo dare la nostra formale approvazione a questo pio peregrinare, auspicando che esso abbia ad avere ulteriori incrementi e a portate sempre  più vasti e ricchi frutti spirituali.
A tale fine con il presente nostro Decreto attribuiamo alla Chiesa parrocchiale di Santa Maria delle Budrie, con il contiguo Oratorio di San Giuseppe, il titolo di Santuario di Santa Clelia Barbieri, dichiarandola a tutti gli effetti santuario diocesano, ai sensi dei cann.1230-12342 del vigente CCC.
Ci riserviamo di approvare e promulgare con altro nostro Decreto gli statuti del medesimo santuario, ai sensi del citato can. 1232; e di emanare opportune direttive per l’ordinamento delle celebrazioni liturgiche e sacramentali non che dei pii esercizi che svolgono in tale Santuario.
Dato a Bologna, dalla Residenza Arcivescovile, questo giorno 31 gennaio dell’anno 1993, quindecimo  del pontificato del Santo Padre Giovanni Paolo II.
+ Card. Giacomo Biffi Arcivescovo di Bologna.

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