Descrizione
La chiesa fu costruita nel 1580-1600 in onore della Madonna delle Grazie. La sua statua si trova sopra l’altare maggiore e risale al 1750 circa, il volto della Madonna e del Bambino Gesù non è mai stato restaurato. Il soffitto della chiesa raffigura la storia della Madonna, restaurata nel 1717 e poi nuovamente nel 1995.
Il Santuario di Santa Filomena, vergine martire e taumaturga, seguiva nel 1805 la traslazione delle sue sacre reliquie. All’inizio il Santuario divenne luogo di pellegrinaggio. I devoti della Santa accorrevano in questo santuario per pregare davanti alle sue reliquie. Meraviglie e miracoli divennero all’ordine del giorno! Santi e beati, re e regine, principi e poveri vennero ad invocare il grande taumaturgo. Il pellegrino più illustre di santa Filomena fu il beato Pio IX, che celebrò il Santo Sacrificio della Messa presso il suo Altare il 7 novembre 1849. Il ven. Pauline Jaricot, fondatrice della Società per la Propagazione della Fede, venne in pellegrinaggio nel 1835 e fu guarita da una malattia mortale mentre si trovava al Santuario.
Un programma di restauro trentennale è stato avviato dall’attuale Rettore, mons. Giovanni Braschi, la bella Chiesa Santuario è stata simpaticamente ridecorata, è stato creato anche un confortevole centro di pellegrinaggio per la vita spirituale del Santuario. Ora è in grado di fornire alloggio ai devoti che desiderano trascorrere un po’ di tempo ai piedi di Santa Filomena Giovanni Braschi, la bella Chiesa Santuario è stata simpaticamente ridecorata, è stato creato anche un confortevole centro di pellegrinaggio per la vita spirituale del Santuario. Ora è in grado di fornire alloggio ai devoti che desiderano trascorrere un po’ di tempo ai piedi di Santa Filomena Giovanni Braschi, la bella Chiesa Santuario è stata simpaticamente ridecorata, è stato creato anche un confortevole centro di pellegrinaggio per la vita spirituale del Santuario. Ora è in grado di fornire alloggio ai devoti che desiderano trascorrere un po’ di tempo ai piedi di Santa Filomena
La costruzione del Santuario di Santa Filomena o chiesa di Santa Maria delle Grazie fu iniziata nel 1617 e completata intorno al 1630 grazie ai fondi raccolti dal taglio dei boschi di Vallicelle.
La chiesa fu costruita a forma di croce latina con una navata, un’elegante cupola, in stile rinascimentale e un altare adornato con marmi preziosi e rari.
Sul lato orientale c’era un campanile alto 50 metri che in cima aveva una cupola con una palla di bronzo sormontata da una bandiera e una croce. Il 30 maggio 1673 la torre fu colpita da un fulmine e crollò danneggiando la chiesa. Fu ricostruito in maniera fedele con il sostegno della popolazione. A metà del Settecento furono inseriti due campanili. La facciata è ricoperta da stucchi di colore giallo e fiancheggiata da due torri: una per l’orologio, l’altra per il campanile. L’architettura è neoclassica con capitelli ionici e corinzi.
La chiesa di Santa Maria delle Grazie agli inizi del 1800 diventa Santuario di Santa Filomena. Il corpo del Santo, rinvenuto a Roma il 25 maggio 1802, fu portato a Mugnano dal sacerdote don Francesco de Lucia il 10 agosto 1805. Don Francesco de Lucia fu il primo rettore del Santuario, che fondò ed estese la devozione di San Filomena nel regno delle Due Sicilie e oltreoceano fino alle Americhe.
Grandi personalità hanno visitato il santuario con ricchi doni: il cardinale Ruffo-Cilla di Napoli, Leone XII, papa Gregorio XVI, Pio IX che si recò in pellegrinaggio accompagnato dal re Ferdinando II il 7 novembre 1849, Pauline Jaricott (fondatrice delle Pontificie Opere Missionarie ) miracolo di Santa Filomena a Mugnano il 10 agosto 1835, il Santo Curato d’Ars, Maria Cristina di Savoia, moglie di Ferdinando II di Borbone, Leone XIII.
Tra i papi devoti e promotori del culto di S. Filomena vi furono Leone XII e Leone XVI dopo il miracolo di Pauline Jaricott, avvenuto davanti all’altare di S. Filomena il 10 agosto 1835, che rese ufficiale il culto della santa in tutta la chiesa; Leone XIII promulgatore dell’Arciconfraternita universale di Santa Filomena, San Pio X, grande devoto che arricchì di pregevoli doni il Santuario. La nobiltà in memoria del santuario era costituita dai maggiori principi (chiese, vetrata, statue) d’Europa.
Altari a destra della Chiesa
1. Cappella di Sant’Antonio – la statua risale al 1750 circa. Ogni anno nel paese si celebra la sua festa nel mese di giugno. La festa risale a prima che in questa chiesa arrivasse il corpo di Santa Filomena.
2. Cappella della Tomba di S. Filomena – sono le formelle originali della tomba di S. Filomena scoperte nelle catacombe di S. Pricilla nel 1802. Donate al Santuario da Papa Leone XII. L’immagine sopra questo altare è del martirio di Santa Filomena. Fu dipinto nella Reggia di Casserta nel 1859 da Gabriella Burboni.
3. Cappella di S. Rosa da Lima e S. Caterina d’Alessandria il quadro risale al 1550 ca.
4. Scultore in bronzo di Santa Filomena – creato nel 2005 per commemorare il 200° anniversario della traslazione del sacro corpo.
5. Ingresso alla Sagrestia – restaurata nel 2002 grazie alla donazione del 1° gruppo Battenti e dei Paulo Corbisiero & Antonietta Braschi
6. Ingresso alla Casa dei Pellegrini
7. Statua del Sacro Cuore di Gesù – del 1896 circa, questa statua non è mai stata restaurata.
Altari a sinistra della Chiesa
1. La tomba di Don Francesco de Lucia, primo Rettore del Santuario nato nel paese e primo devoto di S. Filomena. La sua opera fu onorata dal privilegio di essere sepolto all’interno del Santuario. La sua tomba è stata restaurata nel 2005 e il busto in bronzo posto sopra in sua memoria.
2. Cappella del Crocifisso – la cappella della confessione. Lo ha creato l’attuale Rettore, mons. Braschi come luogo spirituale di riflessione e riconciliazione. I confessionali sono del 1974. Il Crocifisso è del 1600. Lo ha scoperto mons. Braschi nel Santuario ed era stato maltrattato. Luigi Falco lo riportò allo stato naturale e lo fece analizzare e datare a Milano. L’Altare è formato da tre marmi: 1600, 1700 e 1800. Si trova all’interno del Santuario. In questa cappella è rimasta una “Lapide” un pezzo di marmo con informazioni storiche riguardanti la devozione. La vetrata è stata donata dal centro dell’Arciconfraternita in Scozia. All’esterno di questa cappella situata sopra le porte si trova una statua di San Giuseppe del 1700 che è stata restaurata nel 2002.
3. Altare di Santa Filomena spaventata – 10 agosto 1805. Questo è il nuovo altare (non l’originale) che fu donato nel 1877 dal popolo francese guidato dal sig. Garrigou al tempo di don Luis Petit che fondò la confraternita in Francia. La lampada a olio è stata iniziata al momento in cui Santa Filomena è stata consacrata. All’interno dell’urna si trova la statua di cartapesta di Santa Filomena all’interno di questo è il corpo completo di Santa Filomena. Guardando verso questo in basso a sinistra c’è la fiala di sangue essiccato situata con il cemento e tagliata a metà. Proprio di fronte a questo altare è dove il Ven. Pauling Jaricot si sedette quando fu miracolosamente guarita.
4. Altare Miracoloso – questo è l’altare originale della cappella di Santa Filomena. Fu spostato nel 1875 per la costruzione di un nuovo e più elaborato altare. Questo è noto come l’altare miracoloso perché mentre veniva messo in opera si spezzò in due pezzi separati. Tuttavia il lavoro andò avanti e come lo scultore mise a posto l’altare i due pezzi sigillati insieme davanti agli operai che si erano radunati davanti. Nella sua posizione originaria, presso questo Altare celebrarono la messa molti Cardinali e Vescovi tra cui Papa Pio IX.
5. Statua di San Giovanni Vianney e Santa Filomena – Statua in cartapesta proveniente da una famosa scuola d’arte di Lecce, nel sud Italia nel 1890. Il santuario ha ordinato questo lavoro per dimostrare il grande amore e devozione che San Giovanni Vianney ha per il nostro Santo. Attraverso di lui portava la devozione del cordone. Attribuì molti miracoli nella sua chiesa a Santa Filomena.
6. Sant’Anna con la figlia Maria da bambina – donazione nel 2003 dalla famiglia Dott.ssa Elvira Vasta e la statua risale al 1896 circa.
7. Reliquiario Santi e Martiri – Risale al 1700. Antica raccolta di reliquie di vari santi e martiri. Il più famoso è San Giovanni Vianney. Un reliquiario è stato artisticamente costruito e realizzato dall’artista Gennaro Ippolito
8. Statua Miracolosa di Santa Filomena – Nel 1806 il Cardinale Luigi Ruffo Scilla (1750-1832), Arcivescovo di Napoli (1802-1832), donò al Santuario una statua lignea di Santa Filomena contenente nella cavità toracica un reliquiario che racchiudeva un piccola particella ossea appartenente al Martire, come riportato da Ippolito.
Questa statua viene portata ogni anno in processione per le vie di Mugnano, la seconda domenica di agosto. Il 10 agosto 1823, durante la processione, la statua divenne più pesante. Il giorno successivo, la statua ha sudato per tre giorni consecutivi la “manna” profumata. A questo proposito, ci sono due registri pubblici; una firmata dal Vicario Foraneo e da 17 sacerdoti del clero di Mugnano, l’altra dal Sindaco, dal Cancelliere e dai Membri del Consiglio. Tali atti sono stati depositati presso l’Archivio Comunale e nella Chiesa della Madonna delle Grazie a Mugnano. A ricordo di ciò, nella Chiesa della Madonna delle Grazie è stata posta un’iscrizione marmorea. L’arco di questa statua è stato restaurato nel 2005 e donato dal Beniamino Scettino
9. San Pio da Pedricesimo – commissionato e donato al Santuario da Suor Bertilla (1934 – 2011). Che ha dedicato 25 anni di servizio continuo al Santuario e alla devozione di S. Filomena. Attraverso il suo fedele servizio il Santuario è diventato la dimora dei devoti di tutto il mondo, un luogo di riposo di pellegrini stanchi dove sapevano che si sarebbe presa cura di loro.
Cupola
La chiesa fu costruita a forma di croce latina con una navata, un’elegante cupola, in stile rinascimentale e un altare adornato con marmi preziosi e rari. All’interno della cupola sono raffigurati i 4 evangelisti, Matteo, Marco, Luca e Giovanni
Porte
La porta bronzea del Santuario di Santa Filomena è stata scolpita da Guglielmo Savini e donata dal comune di Mugnano del Cardinale. Il portale è composto da 6 pannelli in bassorilievo raffiguranti la storia del Santuario.
Il primo pannello della porta a sinistra mostra la costruzione della Chiesa della Madonna delle Grazie. Nel riquadro centrale è raffigurata la traslazione del sacro corpo di Santa Filomena, mentre nel terzo riquadro è riprodotto il Curato d’Ars che promuove le glorie di Santa Filomena.
La prima tavola a destra mostra Santa Filomena che protegge il paese di Mugnano del Cardinale. Nel riquadro centrale è raffigurato il miracolo di Pauline Jaricot avvenuto l’8 agosto del 1835. Nell’ultimo riquadro in basso Santa Filomena con la famiglia reale di Napoli ei Papi auguranti speranza di pace per la famiglia di Santa Filomena.
la base del portale riporta l’anno di costruzione ei simboli di Santa Filomena e il simbolo della città del Cardinale Mugnano.
Il portale è stato benedetto dal cardinale Luigi Poggi nel giubileo del 2000.
Museo
Finito il 1995 per rappresentare il martirio di santa Filomena da parte del Rettore. Nel santuario esistevano statue del 1850
Soffitto
Il salone centrale dell’edicola è sormontato da un tavolato ligneo in stile barocco dei primi del 1600 (XVII secolo), autore ignoto. Il cassettone è composto da 9 pannelli di cui 3 centrali e 6 laterali. I tre pannelli centrali rappresentano la gloria di Maria: il primo pannello raffigura la dormitio, il centrale l’Assunzione di Maria in cielo e il terzo l’incoronazione. I sei pannelli laterali rappresentano i momenti più importanti della vita di Gesù e di Maria. In altri riquadri rettangolari sono raffigurate le virtù teologali.
Il comò è stato restaurato nel 1717 dal De Pascalis.
Organo
Opera realizzata alla fine del ‘900, in occasione della celebrazione del primo centenario della traslazione del corpo di Santa Filomena. È sormontato da 2 colonne ed è composto da circa 2000 botti. La cassa armonica è intarsiata in oro. L’opera fu eseguita da artisti napoletani e l’architetto fu Ippolito.