Appena si arriva a Somasca, la prima cosa che colpisce è la bianca Basilica posta in alto, che domina il paese con la sua imponenza.
La Basilica è circondata da giardini e da ampi piazzali dove i pellegrini possono lasciare l’auto gratuitamente.
Per portatori di handicap, passeggini e carrozzine, l’accesso alla Basilica è facilitato da alcune rampe.
Alla Basilica si accede salendo una lunga e ampia scalinata. Ci si trova di fronte alla facciata elegantemente ornata da un pronao a cinque arcate da cui si può godere di un’ampia visuale del paese di Somasca e del lago sottostante.
Il portone di bronzo è opera dello scultore Mario Toffetti; le varie formelle di cui è composto rappresentano alcune scene della vita di San Girolamo.
Il Santuario è di stile barocco con una navata centrale a volte, ornata da affreschi che raccontano della vita del santo, e due navate laterali; in esso si respira un clima di tranquillità e serenità, che invita alla preghiera.
L’altare maggiore, di stile barocco, presenta una policromia di marmi.
Il presbiterio è stato recentemente ristrutturato; l’altare maggiore è stato portato più indietro dando così maggior spazio ai celebranti e ai ministranti.
Alla sinistra dell’altare si apre un vano detto “scurolo”. E’ l’antico sepolcro di San Girolamo. In esso sono presenti anche le ossa di padre Vincenzo Gambarana . compagno di San Girolamo, e di padre Evangelista Dorati, uno dei primi padri generali dell’ordine somasco. Nello scurolo si può ammirare uno dei ritratti più antichi del santo.
La basilica è inoltre arricchita da vetrate colorate.
Nella navata di destra si trova la Cappella di San Girolamo; essa è meta di moltissimi pellegrini in devozione poiché qui, in un’urna d’argento cesellata dai “Martinitt” di Milano, sono conservate le ossa del santo.
Sopra l’urna si trova un altorilievo in bronzo raffigurante San Girolamo che abbraccia due orfanelli, opera dello scultore Alberto Ceppi.
Sotto l’altare una statua in bronzo, raffigura san Girolamo
Nella navata di sinistra si trova la cappella della Madonna; la statua, posta nella nicchia sopra all’altare, è ornata da quindici ovali che rappresentano i misteri del rosario, ad opera del pittore bergamasco Carlo Ceresa (1609-1679).
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