Descrizione
Tra i beni storici e monumentali di Longobucco spicca la Chiesa Matrice del XII secolo, con ampliamenti nel XV, XVII, XVIII e XIX secolo. E’ stata elevata alla dignità di Santuario Diocesano da S.E. Mons. Giovanni Rizzo l’8 Settembre 1960. Oggi conserva tutti i registri delle parrocchie di Longobucco: Santa Maria Maddalena, San Domenico e SS. Angeli Custodi (del XVI secolo). Longobucco vanta un fervente amore alla SS. Vergine, infatti, la Chiesa è dedicata a Santa Maria Assunta. Nel coro, posto dietro l’altare maggiore, troneggia una sua statua del 1754.
Descrizione
Molto bella la facciata in pietra nera con decorazioni in parte barocche, in parte l’impronta romanica, come un piccolo leone accovacciato ( “il mostriciattolo”). Un vero è proprio scrigno di opere d’arte. L’interno è decorato in stile barocco settecentesco assai delicato. Maestoso è l’altare maggiore in marmi policromi, in stile barocco napoletano. In pietra locale nera a colonne è anche la massiccia ed elegante balaustra. Di particolare pregio sono le opere del Settecento tutte in legno create dagli intagliatori di Serra San Bruno (VV): il coro dietro l’altare maggiore, la sagrestia, il paravento della porta principale, il maestoso pulpito, i confessionali e l’organo. Le prime due opere sono di castagno e di noce con bellissimi capitelli, il paravento ha una struttura imponente ricurva con porte laterali, i pilastri terminano con cimose intagliate in garbato rococò. Le porte bronzee sono state realizzate recentemente dal prof. Carmine Cianci. Le opere pittoriche sono rappresentate dalle tele degli altari laterali e da due grandi affreschi del coro ( “La Natività” e “L’Adorazione dei Magi”) collocate una di fronte all’altra, eseguite da Cristoforo Santanna da Rende (cs), uno dei più grandi artisti calabresi del Settecento e ispirate a modelli umani longobucchesi. Infatti i due giovani che si esibiscono nella “Natività”, nel ballo della tarantella, indossano tipici abiti di Longobucco: il ragazzo indossa il camiciotto e calze tipiche “calandredde”; la ragazza indossa come coprireste il classico “sinale” delle donne del luogo. Nella pittura de “L’Adorazione dei Magi” è visibile la presenza di un basto d’asino tipico oggetto della realtà contadina di un tempo. Altro dipinto custodito nella chiesa: “La cena” opera di Onofrio Ferro da Paludi (CS). In sagrestia si trova la splendida Argenteria del XVIII secolo ( Croce astile, Turibolo, ostensorio, Calice, Pisside, ecc.), realizzata utilizzando il minerale locale e gli antichi registri parrocchiali, restaurati recentemente. La Fonte Battesimale l’opera più importante, stile romanico-Normanno, posto sul lato sinistro del portale centrale. Opera anonima sicuramente dei maestri locali, a forma di calice, ha per base tre leoni che sorreggono una coppa ottagonale. Altra opera prestigiosa l’Icona lignea a rilievo raffigurante una Madonnina col bambino, detta dei Carbonai. L’opera sistemata sull’altare della cappella dell’Assunta, ha uno stile che ricorda gli artisti toscani, anche se creata da artisti silani del XIV-XV secolo. Il dipinto sulla porta antistante il retro altare sta a ribadire che la Chiesa fu consacrata il 3 novembre dell’anno del Signore 1799, stabilendo con decreto e determinando che l’anniversario venga celebrato ogni anno l’ultima domenica di ottobre. La cronologia degli arcipreti di Longobucco risalente all’anno 1325 con Don Angelo da Longobucco fino all’ultimo del 1967 con Don Francesco Godino, consta di ben 22 personalità ecclesiastiche. Tutta questa opera di ricostruzione cattolico-culturale è dovuta grazie all’indimenticabile don Ciccio Godino grande cultore di storia locale. Qui di seguito riportiamo la lista cronologica degli arcipreti e la traduzione in italiano della scritta del dipinto che sancisce la consacrazione della splendida chiesa Matrice.
A cura dell’ ufficio di Domenico Federico ufficio CISP del Comune di Longobucco.
Contatti
- IndirizzoPIAZZA SFERA 87066 LONGOBUCCO CS
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- RegioneCalabria
- LocationLONGOBUCCO