Santa Maria degli Angeli

Descrizione

Descrizione
Il Santuario della Basella si trova poco distante dalla riva destra del fiiume Serio.
L’apparizione alla Basella, è la piu’ antica apparizione mariana del territorio bergamasco. L’8 aprile 1356, infatti, la Vergine appare a una giovinetta di quindici anni, Marina, per confortarla della dolorosa constatazione delle pianticelle bruciate dalla brina, segno di futura carestia.
Il 17 aprile seguente riappare di nuovo annunciandosi come la Madre di Dio, apparsa a consolare gli abitanti della zona e come segno concreto della sua apparizione invita gli abitanti a scavare tra le pietre per trovare i ruderi di un’antichissima Chiesa.
Trovati questi resti, si iniziò a costruire un nuovo edificio che fu terminato in soli cinque mesi. Dopo poco piu’ di un secolo, Bartolomeo Colleoni iniziò ad ampliare il Santuario e fece costruire un Convento che affidò ai Padri Domenicani.
Nel 1474, morta Medea Colleoni, figlia del condottiero, fu eretto un sepolcro in sua memoria che rimase in quel Santuario fino al 1842 quando fu portato nella cappella Colleoni di Bergamo, accanto a quello del padre.
Della primitiva chiesa è rimasto l’arco in cotto che si trova sulla facciata, a destra della porta principale, e un affresco che raffigura l’apparizione e la visita di Galeazzo II Visconti, che si trova in fondo alla navata destra.
Dopo tre secoli, in seguito alla soppressione degli ordini religiosi i Domenicani furono allontanati e solo nel 1920 vi giunsero i Padri Passionisti.
L’8 settembre 1921 avvenne l’incoronazione del simulacro della Vergine, alla presenza di tre cardinali e del giovane prelato Angelo Roncalli, futuro papa Giovanni XXIII.

Descrizione dell’Apparizione della Madonna

L’8 e il 17 aprile 1356 la vergine apparve a Marina Cassone, una contadinella quindicenne ad Urgnano in provincia di Bergamo.
Nella notte tra il 7 e l’8 aprile era caduta una forte brinata che aveva devastato la campagna; la mattina seguente la ragazza corse nel campo paterno, detto la Basella, per vedere i guasti causati. Constatata la distruzione delle coltivazioni, scoppiò in un pianto dirotto. Proprio allora le apparve una Signora, con un Bambino che le dava la mano, che la rincuorò, dicendole inoltre che dopo nove giorni sarebbe dovuta ritornare in quello stesso luogo e che le avrebbe detto chi ella fosse e che cosa voleva da lei.
Marina rivide la Signora, ancora col Bambino, che le disse di essere la “Regina del Cielo”, chiedendole di fare voto di perpetua verginità e soggiungendole che le era apparsa per consolazione sua e degli abitanti di Urgnano. Le chiese, inoltre, di fare scavare nel luogo ove posava i piedi perché: “Sotto queste pietre troveranno un altare a me dedicato. Dirai che, appena la mia chiesa sarà riedificata, un sacerdote novello celebri qui la sua prima messa per le anime dei defunti qui sepolti. Sappi che, se sapessero la devozione di questa chiesa, perfino gli sciancati si farebbero portare qui. Dirai poi che ti confezionino una veste color rosso e celeste, che tu porterai tutte le domeniche venendo a questa chiesa. Inoltre ti sceglierai nove vergini, con le quali starai nella chiesa di Urgnano dalla prossima domenica delle Palme fino all’ora della Resurrezione di Cristo. In seguito verrai tutte le domeniche con queste fanciulle a questa chiesa e visiterai anche tutte le chiese del territorio di Urgnano“.
Dapprima la ragazza non fu creduta, ma in seguito si scavò e si trovò ciò che era stato annunciato. Il 1° maggio dello stesso anno il vescovo Lanfranco pose la prima pietra del santuario che venne edificato in soli tre mesi e allargato un secolo più tardi.

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