Santa Maria del Popolo

Descrizione

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STORIA

La chiesa di Santa Maria del Popolo si trova all’angolo nord della piazza omonima, adiacente all’antica Porta Flaminia. E’ una chiesa ricca di storia e di capolavori: la tradizione vuole che in questa zona periferica e quasi deserta sorgesse il sepolcro della famiglia dei Domizi dove fu sepolto l’imperatore Nerone. Fu papa Pasquale II nel 1099 ad iniziare la costruzione di una cappella là dove ora sorge Santa Maria del Popolo per celebrare la liberazione del Santo Sepolcro a opera dei crociati, anche se la leggenda vuole (riportata nell’arcone che sormonta l’altare), che la Vergine apparve in sogno al papa per dirgli di costruire una cappella proprio là dove era sepolto il nefasto imperatore il cui fantasma infestava la zona. Nel 1235 papa Gregorio IX vi trasferiva dal Laterano l’immagine della Vergine dipinta secondo la tradizione da S. Luca, tuttora sull’altar maggiore, mentre la cappellìna veniva trasformata in chiesa per il provvisorio insediamento dei Francescani.
Il complesso religioso nel 1250 passò all’Ordine degli Agostiniani della Tuscia e nel 1472 a quello della Congregazione Lombarda, che farà rielaborare la chiesa in stile lombardo. Nella seconda metà del XV° secolo la chiesa fu completamente ricostruita per ordine di Papa Sisto IV Della Rovere, divenendo una delle prime chiese rinascimentali. Già nel 1500 si ebbero i primi interventi e rifacimenti, Bramante realizzò il coro absidato a forma di conchiglia mentre Raffaello si dedicava al progetto della Cappella Chigi. In questo periodo molti sono gli artisti che con le loro opere hanno lasciato una fondamentale testimonianze dell’arte rinascimentale a Roma: a partire dal 1490 Bernardino di Betto, detto “il Pinturicchio” comincia la decorazione della cappella Della Rovere ed assieme alla sua bottega procederà a decorare ad affresco molte delle cappelle di Santa Maria del Popolo fino a culminare nello spettacolare affresco della volta del presbiterio.
Nel secolo successivo Papa Alessandro VII Chigi commissionò restauri e abbellimenti dell’edificio a Gian Lorenzo Bernini, il più importante architetto e scultore di quel secolo. Bernini vi lavorò con la sua bottega, modificando in parte l’originale struttura rinascimentale. All’inizio del XIX° secolo il monastero quattrocentesco fu distrutto per dare spazio alla piazza secondo il progetto dell’architetto italiano Giuseppe Valadier. L’intero della Basilica è diviso in tre navate, con 4 cappelle per lato e termina con un ampio transetto, su cui affacciano quattro cappelle, una cupola ed il presbitero. Le cappelle più note sono la Cappella Chigi, disegnata da Raffaello Sanzio per Agostino Chigi tra il 1513 e il 1514 e restaurata da Bernini dal 1652 al 1656; e la Cappella Cerasi, con La crocifissione di San Pietro (1601) e La Conversione di San Paolo (1600- 1601) di Caravaggio, e L’Assunzione della Vergine di Annibale.

Fonte: https://www.smariadelpopolo.com/it/la-basilica

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