Santa Maria delle Grazie

Descrizione

Descrizione

La chiesa-santuario della Madonna delle Grazie, sorge in una valle presso la sponda sinistra del torrente Zirgone ed è circondata da un sistema collinare su cui alle zone verdeggianti che ricoprono le pendici, si alternano caratteristici tratti rocciosi, che creano una visione paesaggistica d’insieme molto suggestiva.

Fondata nel 1545 dal capitano palermitano Onofrio Buscemi. La leggenda narra che il Capitano Buscemi, trovandosi in mare, venne sorpreso da una violenta tempesta e con l’equipaggio fece voto alla Vergine di edificare in suo onore un santuario, nel punto in cui, fosse approdato in salvo. Scampato il pericolo, insieme all’equipaggio edificarono la chiesa.

Un pregevole dipinto dell’epoca, attribuito allo stesso Buscemi, riproduceva la scena del miracolo, quest’opera (insieme ad altri quadri) è stata trafugata e attualmente è stata sostituita da una riproduzione.

La facciata esterna della chiesa presenta una struttura architettonica sobria, sul muro frontale si apre il portone d’ingresso, incorniciato da un portale in granito sagomato. Più in alto vi è un cornicione a sbalzo in pietra granitica, abbellito da una piccola figura sacra posta al centro. Il largo antistante alla chiesa è raggiungibile da una scalinata monumentale, ornata con blocchi granitici lavorati. L’interno della chiesa è ad unica navata e con una sola abside. Nelle pareti laterali, in prossimità del “cielo” si possono ammirare due dipinti dell’artista gioiosano Corrado Armocida. Il pavimento è originale del ‘500, in pietra marmorea durissima, a lastre quadrangolari.

Davanti al presbiterio, è sistemata una statua che raffigura il Sacro Cuore di Gesù, eseguita in cartapesta, modellata a tutto tondo e a figura intera. Sul lato opposto, si trova la statua di Maria SS. delle Grazie, opera lignea ottocentesca scolpita a tutto tondo e a tutte figure dall’artista Rodolfo Del Pozzo, di Mammola. Di notevole fattura sono anche due statue in gesso bianco, raffiguranti l’Apostolo Pietro e l’Apostolo Paolo. Nella zona di centro della parete absidale è sistemato un modellino di imbarcazione in alabastro, poggiante su una piccola mensola. Nella cantoria, con veduta frontale trova posto un antichissimo organo a canne.

In aderenza al Santuario sorge un edificio, risalente anch’esso al XVI secolo, che ha costituito l’alloggio di un gruppo di suore laiche, le quali hanno curato la gestione del Santuario negli anni ’70 e i primi anni ’80. Attaccata al tetto di questa struttura, sorge la piccola torre campanaria, di forma cosiddetta a “vela”, munita di due monofore dalle cui arcate pendono due campane.

La festa, anticamente molto importante si svolge la prima domenica di luglio.

Interessante è la tradizionale processione a mare. Sulla imbarcazione più grande viene portata la statua della Vergine, mentre una piccola flotta la segue, la Madonna simbolicamente benedice il mare per proteggere i pescatori e i bagnanti.

La Madonna delle Grazie è la patrona dei pescatori roccellesi i quali, in segno di devozione, portano a spalla la statua per le vie del paese a piedi nudi e nella loro caratteristica divisa.

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