S. Maria di Montalto

Descrizione

Descrizione

Il Santuario Cittadino della Madonna di Montalto fu fondato nel 1294,durante la lunga Guerra del Vespro, per esplicita volontà della Madonna e col concorso di tutta la Città.

Un ruolo non indifferente ebbero la Giunta Comunale del tempo, che comprò e donò il terreno per la costruzione del Santuario, e la Casa reale Aragonese che presenziò alla posa della prima pietra con la Regina Costanza e dotò il Santuario di 40 onze annue col re Federico II.

Fu curato per circa 6 secoli, fino alla soppressione del 7/7/1866, dalle Monache Cistercensi, tra cui è doveroso ricordare le Abbadesse:
— Suor Giovanna Goto, fondatrice del Monastero del Santuario (+ 1321)
— Suor Bartolomea Spadafora, grande restauratrice (+ 1518)
— Suor Agata Balsamo, venerata come santa (+1563)

Fu completamente distrutto dal catastrofico terremoto del 28/12/1908.

Gli Arcivescovi: Mons. L. D’Arrigo (+1922) e Mons. A. Paino (+1967),insieme con Mons. F. Bruno (+1934), furono i principali artefici della ricostruzione del Santuario, nonché del rilancio della devozione alla Madonna culminata nella “Peregrinatio Mariae” diocesana del 1948—1949, chiusa il 1° gennaio 1950 con la solenne incoronazione della Vergine e consacrazione della diocesi al Suo Cuore Immacolato.

Altri momenti memorabili sono : l’Anno Mariano del 1954 , le Celebrazioni del 7° Centenario (1282 — 1982) delle apparizioni della Madonna a Montalto e infine la visita di SS. Giovanni Paolo II il 12 Giugno del 1988.

Nel 1946 il Santuario venne affidato alle cure dei figli di S. Alfonso Maria dei Liguori, i Padri Redentoristi.

Il primo Gennaio 1965 veniva eretto canonicamente in chiesa parrocchiale e il 30 Dicembre 1967 l’erezione otteneva il riconoscimento giuridico del Capo dello Stato.

Il primo Giugno 1968, Mons. Francesco Fasola, riconsacrava il tempio che, dopo la ricostruzione del 1928, era stato soltanto benedetto, ma la festa liturgica della consacrazione restava confermata al 12 Giugno, così come era fissata nell’antico proprio dell’Archidiocesi di Messina.

Dall’Agosto del 2003 la custodia del Santuario è ritornata alla Diocesi di Messina e affidata ad un sacerdote diocesano.

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