Santa Maria di Monte Penice

Descrizione

Descrizione

In vetta al monte Penice, sul confine tra Emilia Romagna e Lombardia, tra le province di Piacenza e Pavia, sorge il Santuario mariano dedicato al Nome di Maria.

Da sempre per l’uomo salire al monte esprime il desiderio di salire a Dio e nel contempo staccare dalle tribolazioni della vita. Il senso del pellegrinaggio in tutte le sue forme esprime proprio questa intenzione.

La possibilità di trovare un luogo accogliente, adatto alla preghiera, ricco di significati e riferimenti alla storia della salvezza aiuta oggi come nel tempo a ritrovare la dimensione della propria esistenza. Arricchiti dall’esperienza della visita al Santuario si ridiscende guardando con altra prospettiva il quotidiano in cui Dio ci chiama ad esprimere la nostra fede.

IL MONTE

  Il Penice, una delle cime più elevate dell’Appennino ligure-emiliano, raggiunge l’altezza di 1460 metri sul mare. Lo scenario che si apre al visitatore è affascinante: da un lato Bobbio, adagiata sul fondovalle, e il nastro azzurro della Trebbia, dall’atro  l’arco scintillante delle Alpi; da una parte l’Appennino ligure-emiliano, dall’altra i contrafforti che scendono verso la pianura e le città che vi si stendono. Da Bobbio e da Varzi le strade salgono inizialmente tra dolci declivi disseminati di casali e piccoli nuclei; rimontano le pendici più ripide, ammantate da dense boscaglie, e giungono al Passo Penice (1149 metri). Da qui si stacca la strada che porta verso la vetta del Monte; qui vi è il Santuario dedicato al Nome di Maria. Il culto cristiano sul Monte Penice risale, verosimilmente, al secondo decennio del secolo VII.

Cenni storici

La chiesa in vetta al Monte Penice venne fondata in epoca altomedievale. Nel 622, il re longobardo Adiuvaldo e la madre Teodolinda, venuti a Bobbio a visitare la tomba di Colombano (m. 615), salirono al Monte: è possibile che sulla montagna vi fosse testimonianza delle parentesi di solitudine dalla comunità e di rigida astensione dal mondo del monaco irlandese. La prima testimonianza certa della esistenza di un luogo di culto sulla vetta del Monte Penice risale al settimo decennio del secoli XI. L’antico titolo della chiesa fu quello della «Madre di Dio», che in seguito si fuse con quello del «Nome di Maria».

La festa annuale, secondo l’antica consuetudine, si celebra sul cadere dell’estate (seconda domenica di settembre).

Per molti secoli la chiesa di S. Maria in Penice appartenne al monastero di San Colombano, e solo sul principio del XIX secolo passò alla diocesi di Bobbio.

Da quel momento, la chiesa-santuario di Monte Penice divenne il principale centro di culto mariano della diocesi.

Il santuario è servito da sacerdoti in parrocchia a Piacenza, che solo nel periodo estivo salgono per le celebrazioni.

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