Descrizione
La chiesa di Santa Maria e San Michele Arcangelo, più conosciuta come Santuario di Nostra Signora Incoronata è situata nel comune di Genova, sulla collina di Coronata, nel quartiere di Cornigliano, nel ponente cittadino. La sua comunità parrocchiale fa parte del Vicariato di “Cornigliano” dell’arcidiocesi di Genova.
Storia
Il Santuario di N. S. Incoronata è uno dei più antichi santuari mariani della Liguria. Le prime notizie documentate sull’esistenza in questo luogo di una chiesa, in origine dedicata a san Michele, risalgono ad un documento del 25 marzo 1157, anche se la tradizione la fa risalire all’VIII secolo.
Proprio in quegli anni la piccola chiesa divenne un santuario mariano a seguito di un evento ritenuto miracoloso: il ritrovamento sulla spiaggia di Sampierdarena , dopo un naufragio, di una statua lignea della Madonna con il Bambino, proveniente dall’Oriente. Collocata da alcuni pescatori nella propria chiesa a Sampierdarena, sparì e fu ritrovata nella chiesetta di San Michele. Il fatto, ripetutosi più volte, fu ritenuto miracoloso, così fu decisa la costruzione del santuario, ampliando l’originaria cappelletta. Da allora il santuario ha attirato folle di pellegrini. A seguito di questo evento il culto per la Madonna, sotto il titolo di “Santa Maria di Columnata” andò a sostituire quello più antico a san Michele Arcangelo.
Nel 1420 il doge genovese Tomaso Fregoso vi si recò in pellegrinaggio, come ringraziamento per la vittoria in Corsica sugli Aragonesi; l’avvenimento è documentato da un dipinto ancora esistente nella chiesa.
Dopo essere appartenuta dal 1343 ai cistercensi, come dipendenza della Badia di Sant’Andrea degli Erzelli, la chiesa nel 1485 fu assegnata in commenda dal papa Innocenzo VIII al cardinale Paolo Fregoso, arcivescovo di Genova e più volte doge; nello stesso anno fu eretta in parrocchia. L’anno seguente passò ai Canonici Regolari di Sant’Agostino, detti Renani, che nel 1825 sarebbero confluiti nella congregazione dei Canonici Regolari Lateranensi, i quali ancora oggi reggono la parrocchia.
La chiesa fu completamente ricostruita in stile romanico-rinascimentale tra il 1487 e il 1502, insieme con la canonica e il chiostro, con il patrocinio della famiglia Spinola e del Cardinale Giuliano Della Rovere (il futuro papa Giulio II) e consacrata nel 1502 da Domenico Valdettaro, vescovo di Accia (Corsica).
Tra il XVI e il XVII secolo il santuario, grazie ai contributi di alcune famiglie patrizie genovesi, si arricchì di pregevoli opere d’arte.
Nel 1720 la chiesa fu trasformata in stile barocco, aspetto che avrebbe mantenuto fino alla fine dell’Ottocento; nel 1740 per decreto del papa Clemente XII fu solennemente incoronata la statua della Madonna; il complesso subì gravi danni nel 1747 nel corso degli eventi legati alla guerra di successione austriaca e nuovi lavori vennero eseguiti in varie riprese nel corso del XVIII secolo
Nel 1847 fu eretto l’attuale campanile. All’inizio del XX secolo fu avviato un radicale restauro della chiesa, completato nel 1940, che la riportò all’originario stile romanico-rinascimentale della fine del Quattrocento.
La chiesa appena restaurata e l’annesso convento furono quasi completamente distrutti durante la seconda guerra mondiale, a causa dei bombardamenti aerei del 9 novembre 1943 e del 4 giugno 1944, da cui si salvarono solo il campanile, gran parte della facciata e la cappella di N.S. Incoronata con la quattrocentesca statua lignea policroma della Madonna. Nel bombardamento andarono perdute anche alcune opere d’arte.
Nuovamente ricostruita nelle forme originarie, fu consacrata nel 1955 dall’arcivescovo di Genova, il cardinale Giuseppe Siri, ma rimase nuovamente chiusa dal 1963 al 1971 a causa dei danni provocati dai lavori per la costruzione della sottostante galleria dell’Atostrada A 10. Durante i lavori di ricostruzione della chiesa, fino al 1955, ed ancora durante la chiusura dal 1963 al 1971, le funzioni religiose furono officiate nel vicino oratorio, peraltro anch’esso danneggiato dai bombardamenti.
Descrizione
La chiesa si presenta oggi nell’originario stile rinascimentale, frutto della fedele ricostruzione, nel secondo dopoguerra, dell’edificio cinquecentesco quasi completamente distrutto dai bombardamenti. Nella ricostruzione è stata rispettata la struttura architettonica della chiesa originaria, ma non è stato possibile ricreare la ricca decorazione interna.
Il grande piazzale tra la chiesa e il convento è delimitato a nord dal prospetto laterale della chiesa, a levante dal muro di sostegno con la rampa di accesso dalla sottostante piazza e dagli altri due lati da un portico colonnato, anch’esso ricostruito nel dopoguerra, poiché di quello originario erano rimaste in piedi solo tre delle undici colonne.
Galleria degli ex voto
Dalla navata destra della chiesa si accede alla galleria degli ex voto. Gran parte dei quadretti votivi conservati nel santuario, che nel XVII secolo, secondo fonti dell’epoca, sarebbero stati oltre 40.000, sono andati in dispersi o distrutti prima con i saccheggi degli austriaci nel 1747 e delle truppe napoleoniche nel 1800 ed infine con i bombardamenti del 1943. Dei più antichi fra quelli superstiti nella galleria sono esposte le fotografie (mentre gli originali sono conservati in luogo protetto, al riparo da possibili furti). Secondo la tradizione popolare, sono generalmente costituiti da modesti quadretti, privi di pretese artistiche, che descrivono la scena dell’evento (incidenti stradali, sul lavoro, naufragi, malattie) con l’immagine della Vergine Incoronata, a cui si deve l’intervento miracoloso, nell’angolo superiore.
Nella galleria si trova anche un’antica statua della Madonna, ritenuta quella originaria, che secondo la leggenda sarebbe stata trasportata miracolosamente dalla spiaggia di Sampierdarena al santuario, ritrovata all’interno dell’altare di N. S. Incoronata durante i lavori di ricostruzione.
da Wikipedia
Contatti
- IndirizzoPIAZZA SANTUARIO DI CORONATA 3 16152 GENOVA GE
- Telefono
- RegioneLiguria
- LocationGENOVA