Santa Maria Nuova

Descrizione

Descrizione
Nel mezzo della campagna cortonese spicca la Chiesa di Santa Maria Nuova, splendido esempio di architettura religiosa che porta la firma di Giorgio Vasari. Da lontano la prima cosa che si nota è l’alta cupola, aggiunta in un secondo momento. La chiesa dista una manciata di chilometri dal centro di Cortona.
All’inizio del Cinquecento alcuni contadini, che rincasavano la sera lungo la strada che va dal convento delle Celle alla Porta Colonia, ebbero la visione di una figura femminile che si librava in aria accompagnata da quattro ceri accesi, per poi fermarsi presso un’edicola che conteneva un tabernacolo affrescato della Madonna in trono col Bambino, detta “Madonna dell’Ellera”, cioè dell’edera che ricopriva l’edicola.
Il tabernacolo divenne oggetto di devozione popolare e si diffuse la convinzione che l’immagine fosse dispensatrice di grazie e miracoli, tanto da avviare preso l’erezione di una cappella. Nel 1550 il Comune di Cortona avallò il nuovo culto, ordinando l’erezione di una nuova grande chiesa, che venne detta della “Maria Nuova” in contrapposizione all’esistenza di altre chiese dedicate alla Vergine, come la Madonna del Calcinaio.
Il 9 agosto 1550 venne posta la prima pietra dopo lo sbancamento del terreno, sotto la supervisione dell’architetto Giovanni Battista Sensi detto il Cristofanello. Questi morì poco dopo il completamento delle fondazioni, e gli succedette Giorgio Vasari. Tra ritardi legati a questioni economiche e l’avvicendarsi di altri architetti, si giunse infine al completamento del tempio con l’erezione della cupola, e la consacrazione come collegiata il 1º maggio 1610.
Il 28 agosto 1735 papa Clemente XII elevò la collegiata al titolo di “insigne”. Tuttavia il 2 giugno 1786 la chiesa fu interessata dal primo decreto delle soppressioni leopoldine, che la ridusse a parrocchia. Nel 1805 il vescovo di Cortona Filippo Ganucci diede alla chiesa il titolo di prioria. Nel 1840 l’edificio fu interessato da ingenti restauri.
Nel 2006, a circa 200 metri dalla Porta Colonia, è stata rinvenuta in seguito a una frana, un’iscrizione su un masso che sembra ricordare l’antica ubicazione del tabernacolo dell’Ellera.
Il progetto iniziale della Chiesa di Santa Maria Nuova, secondo le ricostruzioni storiche, è attribuito a Battista Cristofanello. I lavori iniziarono alla metà del Cinquecento. Soltanto dopo la morte di Cristofanello subentrò Giorgio Vasari, che insieme ad altri progettisti le conferirono l’attuale aspetto. La posizione in cui sorge la chiesa non è casuale: si trova nel punto in cui c’era un’immagine della Madonna. La tradizione racconta di frequenti apparizioni della Vergine; da qui la decisione di costruire il luogo di culto, proprio lungo la strada che conduce all’Eremo Le Celle.
La Chiesa di Santa Maria Nuova ha una pianta perimetrale quadrata, al cui interno si sviluppa una croce greca. Al centro un tamburo cilindrico sostiene l’alta cupola, la cui realizzazione è attribuita a Giorgio Vasari. Completano gli spazi interni quattro cappelle, alle quali si può accedere da tre portali.
L’intera struttura è sorretta da quattro pilastri interni che permettono di avere un grande sviluppo verticale. I quattro bracci della pianta a croce sono sovrastati da volte a botte, e si notano anche quattro cupolini agli angoli dell’architettura.
Della Chiesa di Santa Maria Nuova sono apprezzabili le vetrate che raffigurano i re Magi in adorazione, oltre all’Annunciazione e Madonna col Bambino: entrambe sono opera di Urbano Urbani. Interessante anche la vetrata della Madonna col Bambino e armi Squattrini, voluta dalla famiglia Squattrini e realizzata da un anonimo.
L’altare maggiore, invece, venne realizzato dal maestro Radi, cortonese doc. La Chiesa di Santa Maria Nuova conserva infine un dipinto di Alessandro Allori, oltre al prezioso organo seicentesco all’interno della cantoria in legno.

Contatti

Contatti
  • Indirizzo
    VIA SANTA MARIA NUOVA 112 52044 CORTONA AR 
  • Regione
    Toscana
  • Location
    CORTONA

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