S. Nazario Martire

Descrizione

Descrizione

Santuario di San Nazario

Non distante dal maestoso lago di Lesina e dal Mare Adriatico, alle pendici del promontorio garganico e a confine con i quattro comuni di Poggio Imperiale, Lesina, Apricena, Sannicandro Garganico si innalza il santuario di San Nazario Martire. Questo luogo di culto fu edificato tra l’XI e il XIII secolo sui resti di un antico tempio pagano. La piccola Chiesa è posizionata in una zona rurale. Si narra che molto probabilmente San Nazario potrebbe essere la traduzione cristiana di una antico tempio pagano dedicato a Podalirio, taumaturgo, le cui acque hanno particolari proprietà terapeutiche alquanto miracolose. Una piccola cappella rustica con un campanile e un archetto e la croce che s’innalza verso il cielo configura la sottile struttura del santuario. All’interno si trova un altare, la statua del giovane Santo e, sulle pareti bianche, sono conservati quadri raffiguranti le grazie a cui il Santo concesse ai suoi devoti. Di fronte all’altare una pietra simboleggia il luogo dove San Nazario si era seduto durante i numerosi pellegrinaggi per riposarsi e curarsi con le acque miracolose alleviando il dolore delle ferite alle gambe. Affianco alla chiesa, in direzione est, c’è una piccola sorgente con acqua fumante, circa due gradi più calda rispetto all’ambiente. Un tempo vi erano capitelli, scalini in pietra e laterizi risalenti all’epoca romana. L’edificazione di questo santuario può risalire circa al 1077-1220. Molto importante è la struttura del Santuario di San Nazario per tutto il territorio del Gargano e durante la fine di luglio (27-28) molti devoti si recano presso la chiesetta a onorare il Santo. Nel 1967 fu costruito un nuovo tempio in sostituzione dell’antico e decadente santuario, l’unica traccia rimasta del vecchio è una pietra che testimonia l’esistenza dell’antica struttura. Oggi questo luogo è diventato meta di culto e tradizione. Il nuovo tempio nasce nella stessa posizione del vecchio oratorio. Il disegno del Santuario è opera dell’artista di San Severo Antonio D’Amico, nonché la nicchia per la nuova statua del Santo di legno realizzata da Ortisei e scolpita da Cirmolo alpestre. Come arrivare al santuario benedetto: Per arrivare alla Cappella Santuario di San Nazario bisogna prendere la A14 ed uscire poi al casello Poggio Imperiale – Lesina. Una volta fuori dell’autostrada, ci si trova in una rotonda che si percorre a metà e poi, seguendo le indicazioni, ci s’immette nella super strada a scorrimento veloce del Gargano. Dalla rotonda al Santuario sono circa 7 Km.

La storia di San Nazario

Nazario o Nazaro (Roma, 37? – 76) viene venerato come santo martire dalla Chiesa cattolica e dalla Chiesa ortodossa. Egli insieme al suo giovane discepolo Celso si ricordano per il martirio subito. La Chiesa cattolica venera l’evento 28 luglio, mentre quella ortodossa il 14 ottobre. Dalla biografia di Ambrogio, si narra il ritrovamento dei due corpi, Celso e Nazario, sepolti fuori Milano. Dalle testimonianze il corpo di Nazario era integro con il capo separato dal tronco. La tradizione racconta che Nazario cittadino romano di famiglia ebrea, discepolo di Pietro, ricevette il battesimo dal papa Lino. Proprio per sottrarsi dalle persecuzioni contro i Cristiani, Nazario fuggì verso la Lombardia e in seguito insieme a altri suoi compagni iniziò l’evangelizzazione delle Gallie. Durante questo periodo divenne discepolo di Celso e proseguirono insieme alla diffusione della fede verso la Francia dove vennero arrestati. Nazario, in quanto cittadino romano, fu rispedito a Roma per essere processato, ma al suo rifiuto di rinnegare la fede, fu condannato a morte. Si racconta che furono imbarcati su di una nave per poi essere gettati in mare. A causa di un nubifragio, i due iniziarono a camminare sulle acque e i marinai spaventati dalla tempesta chiesero aiuto a Nazario e di colpo le acque si calmarono. La nave approdò a Genova e i due, Celso e Nazario, proseguirono la loro missione di evangelizzazione. Giunti a Milano furono di nuovo catturati e condannati a morte. Proprio sant’Ambrogio al ritrovamento dei resti dei corpi fece edificare una chiesa sul luogo della sepoltura. Molte sono in Italia le chiese dedicate alla memoria di Nazario e Celso, oltre al santuario di Poggio Imperiale, troviamo quello di Salerno, Verona, Varazze, Asti, Varese, Vignola, Trivento, Gaggio Montano, Cantarana e Avella.

Fonte: https://www.villaggituristicipuglia.it/articoli-santuario-san-nazario.php

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