Santa Maria della Gironda presso Bozzolo

Descrizione

Descrizione

Santa Maria della Gironda presso Bozzolo

Sorge poco a ovest dell’abitato di Bozzolo, nei pressi dell’ex Strada Statale n. 10 Mantova-Cremona, topograficamente ubicato sul margine di un alto terrazzo alluvionale del fiume Oglio. Il fiume ora scorre, entro robusti argini, circa due Km più a nord-est, ma nell’alto Medioevo le sue acque divagavano nelle campagne di regona circostanti, estrema propaggine del lago Gerundo, a cui tradizionalmente viene fatto risalire il toponimo del sito. Oggi adiacente all’ala settentrionale dell’omonima azienda agricola a corte chiusa (costituita da edifici in prevalenza di età moderna, secoli XVII-XIX), la chiesa-santuario di S. Maria della Gironda costituiva il luogo di culto di un antico monastero benedettino.

La storia

L’Abbazia di S. Maria della Gironda, fondata in epoca incerta, individuabile fra il IX e l’XI secolo, e probabile artefice o promotrice delle opere di bonifica dei terreni circostanti, interessati dalle acque dell’Oglio, e della loro messa a cultura, è sicuramente documentata per la prima volta da un atto di investitura feudale del 9 novembre 1101 come proprietà del vescovo – principe di Trento.
Altri sporadici documenti e il recente rinvenimento di oltre venti sepolture monastiche in un’area cimiteriale in seguito inglobata negli edifici costruiti lungo il lato meridionale della chiesa, ne attestano l’attività e vitalità nei secoli XII e XIII.
Si tratta di un monastero di discrete dimensioni, dotato di molti beni immobili, tra cui anche diverse chiese della zona; è retto da un abate (nel 1987 sono state rinvenute pietre tombali di due abati, Giovanni e Pietro).
Nel 1306 però i monaci presenti sono pochissimi ed è probabile che nel corso dello stesso secolo XIV o entro la metà del successivo il cenobio cessi e il nucleo edilizio venga progressivamente trasformato in una corte rurale. Dalla seconda metà del XV secolo alla fine del XVIII l’abbazia e i suoi possedimenti sono assegnati in commenda cardinalizia, situazione che termina nel 1803, con le soppressioni del periodo napoleonico.
Segue un breve ma travagliato periodo che si conclude con l’acquisto, nel 1819, della chiesa e, tra il 1819 e il 1830, della corte e di parte dei beni dell’ex Abbazia di S. Maria della Gironda a favore dei Pasotelli, una facoltosa famiglia del luogo. Durante questi lunghi secoli l’edificio sacro, più volte ristrutturato, è permanentemente officiato, conservando la sua originale funzione, e il luogo continua a essere frequentato dai fedeli delle plaghe vicine che manifestano la propria devozione alla Madonna della Gironda, ritenuta immagine miracolosa, attraverso semplici forme di culto, quali processioni, cerimonie sacre, celebrazioni di SS. Messe, l’annuale sagra devozionale, il dono di Ex Voto Per Grazia Ricevuta.

L’edificio

Della chiesa abbaziale sono riconoscibili solo l’abside e qualche tratto di muro perimetrale, elementi che confermano l’originale orientamento est-ovest (abside a est). Venne, infatti, demolita dalle fondamenta a esclusione della cappella maggiore nel 1563 per volere di Vespasiano Gonzaga, signore del luogo, che intendeva utilizzare il materiale lapideo per costruire una nuova chiesa all’interno dell’abitato di Bozzolo, e prontamente riedificata in forme più modeste già a partire dal 1565. Fu ristrutturata e ampliata intorno al 1756 e a questo intervento risale la demolita Nel 1938, l’edificio, ammalorato, venne purtroppo dimezzato e “reinterpretato”, conservandosi, delle fasi edilizie precedenti, solo l’abside, il soffitto ligneo della cappella di destra, adibita a sacrestia, tratti di muro e di soffitto a volte e, forse, la torretta campanaria che ancora ospita una bella campana fusa nel 1693 e restaurata nel 1993. L’attuale facciata fu ricostruita in stile medioevale.
Da sempre l’interno è a una sola navata (circa m 8,70x12x6,50); ora si presenta piuttosto spoglio dato che, dopo la ristrutturazione, la famiglia Pasotelli non vi ha ricollocato la decina di dipinti a olio e il prezioso corredo che ornava la statua della  Beata Vergine, testimoniati nell’8oo, e i numerosi EX Voto presenti in precedenza. Risultano pure perdute le decorazioni murarie. L’Altare è incoronato da una seicentesca ancona di legno scolpito e dipinto che ospita una pregevole statua in terracotta policroma di gusto proto rinascimentale, rappresentante la Madonna col Bambino. Opera di Elia della Marra buon artigiano locale – si conoscono altri due esemplari simili – , fu probabilmente donata alla chiesa da un membro della famiglia Gonzaga: sulla base della statua è, infatti, presente uno stemma riferibile al periodo di marchesato dei Gonzaga di Mantova (1432-1530).

Manifestazioni miracolose e culto popolare

La tradizione popolare, risalente a epoca non accertata, narra che un giorno la Madonna si sia fermata, sedendo stanca su di un sasso, vicino a una risorgiva, comunemente denominata “Fontanina”, tuttora zampillante a circa 150 metri dalla chiesa; in seguito, nello stesso luogo sarebbe stata rinvenuta la statua della Beata Vergine della Gironda, che si pretendeva eseguita da San Luca; l’effige, più volte rimossa e collocata altrove, sempre ritornava nel punto del primo rinvenimento.
Alla Madonna furono attribuiti poteri miracolosi e all’acqua sorgiva qualità taumaturgiche. Gli Ex Voto Per Grazia Ricevuta raffigurano eventi ritenuti miracolosi in occasione di malattie o incidenti, ma i documenti ufficiali analizzati non fanno parola di questi miracoli.
Nei secoli XVIII e XIX è presente una reliquia della sacra veste della Beata Vergine, di cui non è nota la sorte.
Già la relazione della visita pastorale del 1602 attesta cadere il 25 marzo, solennità dell’Annunciazione; l’annuale sagra devozionale.
Nel 1831, su richiesta dei nuovi proprietari, la festa fu spostata alla prima domenica di maggio e associata all’ottenimento dell’Indulgenza Plenaria, come già avveniva in precedenza. Ancora attualmente la sagra si festeggio la prima domenica di maggio con grande accorrere di persone.
Il Santuario è ordinariamente poco frequentato, vi si celebra di rado, alcuni devoti talvolta attingono alla fonte miracolosa.

Fonte: https://parrocchiabozzolo.weebly.com/abbazia-s-maria-della-gironda.html

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