Il santuario, non molto distante dal borgo rurale di Selva Perugina, fu costruito a partire dal 1635 su una preesistente cappella risalente al XIII secolo.
Nel 1634 la Madonna era apparsa ad una donna del posto, e secondo la tradizione fu proprio la Vergine a chiedere la costruzione dell’edificio, che presenta oggi una struttura sobria e armoniosa in pietra con campanile a vela e altre pertinenze che furono costruite successivamente.
Al suo interno è custodito un affresco databile al XIV secolo raffigurante la Madonna del Latte, da sempre oggetto di devozione.
La Storia
La chiesa della Madonna della Selva si trova solitaria nel mezzo di un millenario bosco di castagni.
Fu in questo luogo che, nel 1225, sorse uno dei primi conventi dell’Ordine dei Servi di Maria, allora nascente, e proprio nel convento, nel 1261, si svolse il primo capitolo dell’Ordine medesimo. In tale occasione i frati presero la decisione di trasferirsi nell’allora emergente nuova città di Borgo Sansepolcro. Così, dopo poco tempo, il convento venne abbandonato e la foresta riconquistò il suo silenzio e la sua solitudine. Le strutture andarono in rovina e rimase solamente, unica testimonianza, una piccola cappella coperta modestamente di lastre, all’interno della quale era conservata un’immagine raffigurante la Madonna con il bambino. Nel 1630, come quasi tutta Italia, la Valtiberina fu colpita dalla peste (si tratta della peste descritta dal Manzoni nei Promessi Sposi) e la comunità di Caprese pose delle guardie al confine con la vicina località del Ponte alla Piera (Anghiari), una delle zone più colpite, in modo che le persone di quella zona non propagassero la malattia nel suo territorio. Le guardie, addirittura, per trovare riparo dal freddo, violarono la piccola cappella e, proprio sotto l’immagine della Madonna, accesero in più occasioni un fuoco per scaldarsi. Il quadro non subì alcun danno.
Fu quattro anni dopo, terminata la peste, che avvenne il vero miracolo: la Madonna apparve in più occasioni ad una donna del luogo, di nome Giulia, che tutte le mattine si recava nella cappella sperduta nel bosco per recitare il rosario. A seguito anche di alcune guarigioni miracolose, e poiché la testimonianza di Giulia venne ritenuta attendibile (a quell’epoca c’era la Santa Inquisizione), venne eretto, al posto dell’umile cappella, il santuario della Madonna della Selva. Fu realizzato nello stile dell’epoca, il barocco, con una fastoso altare. All’interno di questo rimane, come nella precedente umile cappella, l’immagine della Madonna.
Al di fuori il magnifico e solitario bosco di castagni, come nel 1200 e nel 1600.
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LOCALITA' SELVA PERUGINA 52033 CAPRESE MICHELANGELO AR
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