Descrizione
Nel rione “Pianicello” di Catanzaro città, si trova il Santuario di Santa Maria di Mezzogiorno. Parlando di questo quartiere il Gariano afferma: “ (il quartiere) di S. Maria di Mezzogiorno si estende da San Nicola Coracitano sino alla porta di Pratica ed ha più corpi di guardia, il primo nella valle sottostante, il secondo sulla detta chiesa, il terzo sulla porta di Prattica ed altri in diversi luoghi”. Tuttavia ciò di cui si vorrà parlare è proprio dell’ antica chiesetta che lì si trova e che primariamente venne fondata sulla roccia (fra i secoli IX e XI), su di un costone dal quale ancor oggi si può ammirare un considerevole panorama.
C’è da dire che la chiesa, proprio in riferimento alla sua strategica posizione, non assunse un ruolo deputato al semplice culto, ma venne inclusa nelle undici “ripartizioni militari” esistenti, assumendo anche un determinante ruolo “amministrativo”. L’ edificio, riferentesi al periodo “alto medievale”, venne dedicato alla Madonna dell’Assunta, ospitando la Confraternita di San Michele Arcangelo, che rimase attiva sino al 1670. La chiesa, attualmente chiamata “ Santa Maria di Mezzogiorno”, nacque come “ Santa Maria de Meridie” proprio per la sua posizione volta a mezzogiorno. Intorno alla sua edificazione si narra una antica leggenda che fa riferimento al considerevole affresco ben visibile sul muro esterno del campanile, realizzato dal pittore Gioacchino Lamanna nel 1991. Lamanna riprodusse un dipinto, oramai completamente sbiadito, realizzato da Diego Grillo (1878/1963) noto pittore e affreschista calabrese, rinnovando nei minimi particolari quelli dell’antica tela, suscitando negli anziani del quartiere grande meraviglia (come descrive Silvestro Bressi nel suo libro “Iconografia e Religiosità Popolare dei Catanzaresi”).
Ma veniamo all’evento prodigioso che accadde e che, come viene raccontato, vide protagonista una signora avvolta in un meraviglioso mantello celeste che apparve in cima ad un albero posto in un orto adiacente al luogo ove sorge l’attuale Santuario ( la chiesa venne poi eletta a Santuario nel 1991 dall’ arcivescovo Mons. Cantisani). La carestia all’epoca si faceva sentire e la bellissima signora si presentò proprio a dei poveri bambini, offrendo loro del pane bianco e dei fichi. Fu così che sfamati da questa “ celestiale” apparizione vicino ad un albero di fico, tornarono più volte, tanto che la “signora” chiese di dedicarle una edicola. Dunque ogni dubbio venne evaso e per i fedeli del luogo, la “ signora” apparsa non poteva che essere la Madonna. Per tale motivo venne eretta una piccola cappella che nel tempo subì varie trasformazioni.
Nei pellegrinaggi dei fedeli, qualcuno ricorda che, come “atto votivo”, molti erano coloro che intraprendevano la salita dell’irta scala che da “Via Carlo V” arriva proprio dinanzi al Santuario di S. Maria di Mezzogiorno. Attualmente la Chiesa consta di una navata unica con tre cappelle per lato, al suo interno varie opere sono custodite. Fra queste da ricordare la tela della “Madonna col Bambino”, un’opera di Battistello Caracciolo del XVII secolo, si aggiunge il “Buon Pastore” un cesello in argento della porticina del Tabernacolo dell’ Altare Maggiore, un prezioso organo del ‘700 e, infine, un rosone con “San Vitaliano benedicente” e il dipinto sacro della “Assunzione della Madonna in Cielo”. La “Madonna che offre pane e fichi”, che mostra la Santa Vergine nella sua “elevazione celestiale” sulla cima di un albero di fichi ed in mano una forma di pane, rimane dunque un’opera molto singolare, simbolo di un “evento miracoloso” e di quella religiosità popolare che viene tramandata nel tempo.
Fonte: di Elisa Giovene dal sito internet: https://www.catanzaroinforma.it/arte-e-cultura/2021/02/03/santuario-di-santa-maria-di-mezzogiorno-il-prodigio-della-madonna-del-pane/185640/
Contatti
- IndirizzoVia Santa Maria di Mezzogiorno, 88100 CATANZARO CZ
- RegioneCalabria
- LocationCATANZARO