a prima segnalazione della presenza di un organo in chiesa risale ad un documento del 1740. L’organo era inizialmente collocato vicino alla cappella centrale e a fianco di una porta laterale. Conosciamo il nome dell’organista di allora: tale Pietro Giò Buraschi, nato a Meda il 28 luglio 1741, che esercitò la sua arte anche in altre chiese, soprattutto in Svizzera. Quando in quella notte del 2 agosto 1813 un fulmine attraversò la chiesa gremita di fedeli, provocando danni materiali ai muri e alle strutture di legno, si decide di acquistare un nuovo organo. Quello vecchio è venduto ad un’altra parrocchia.
Venne commissionato un organo a Eugenio Biroldi di Varese, uno dei costruttori più importanti che operavano in Lombardia. Nel 1814 si fece appena in tempo a portar via quello vecchio che subito arrivò l’organo nuovo, che fu collocato nella stessa posizione del precedente. Nel 1893 l’organo fu spostato nell’attuale collocazione, situata sopra la zona d’ingresso, in controfacciata.
L’organo poi, nel 1929 e nel 1951, ha subito due differenti interventi di restauro. Con la consacrazione della nuova chiesa parrocchiale di Santa Maria Nascente nel 1956, il Santuario perse il suo ruolo centrale nella vita della parrocchia.
Le celebrazioni religiose che scandivano l’anno liturgico vennero celebrate nel nuovo tempio, mentre in quello vecchio ne rimasero solamente alcune.
L’organo del Santuario venne suonato fino alla fine degli Anni Sessanta, poi sempre con minor frequenza fino all’abbandono.
Fonte: https://parrocchiemeda.it/chi-siamo-comunita-pastorale-meda-2/santuario/