Pasqua 2020

Cari Rettori!

Vi scrivo brevi parole per porgerVi un sincero augurio di Buona Pasqua. E’ un augurio velato di mestizia. Tutti noi siamo in mezzo al vortice di sentimenti contrastanti che oscillano dallo sgomento, alla paura e alla Speranza di uscirne bene e al più presto. Racchiuso come tutti nelle nostre case, vivo con Voi l’immensa e indicibile sofferenza dei nostri fedeli e concittadini. Ormai non abbiamo più parole sufficienti per esprimere ciò che sperimentiamo nel segreto dell’anima. Così ci affidiamo alla nuda e forte Parola di Dio del tutto autorevolmente interpretata da Papa Francesco.

Il tempo che ci è dato di vivere, non dimentichiamolo, è sempre tempo favorevole che rivela, in modo per la verità assai misterioso, la presenza del Signore. E’ il “Deus absconditus” proclamato da Isaia, eppure sempre per noi compassionevole e vicino nelle angosce. Siamo in tal modo invitati a scoprire un Dio che, attraverso il Figlio suo, si fa dolore con i nostri dolori, scandalo nei nostri scandali, irriconoscibile nella nostra desolazione, ma anche sublime tenerezza nel nostro bisogno di amore.  Ma proprio perchè in Gesù  “Mors et vita duello/conflixere mirando:/dux vitae mortuus/regnat vivus”, noi siamo più che vincitori indissolubilmente uniti a Lui.

Di qui nasce e termina il mio augurio.  E sappiate che mai come ora i nostri Santuari si fanno baluardi di speranza , fonte di consolazione, testimoni  viventi del Risorto. In comunione di fede e di affetto, benedico e saluto tutti nel Signore.

                                                                                                                + Carlo Mazza, vesc. em. di Fidenza