Lunedì 15 aprile, presso il Santuario di S. Maria della Natività e San Ciro di Portici (NA), si è radunata l’Assemblea regionale dei Rettori dei Santuari della Campania. Interessante relazione di Padre Sabatino Maiorano CSSR sul tema: Una pastorale che accoglie per guarire: suggerimenti per l’accoglienza di Fiducia Supplicans. In allegato è possibile scaricare tutta la relazione.
Una pastorale che accoglie per guarire:
suggerimenti per l’accoglienza di Fiducia supplicans
Nonostante i mesi trascorsi dalla sua pubblicazione (dicembre 2023) abbiano attenuato il clamore mediatico su Fiducia supplicans, credo che i problemi emersi continuino a interpellare sia i pastori sia fedeli. Mi sembra perciò opportuna una riflessione condivisa da parte dei Rettori dei Santuari, dato il ruolo che i santuari sono oggi chiamati a svolgere per favorire la maturazione delle coscienze.
Nei riguardi delle benedizioni è lo stesso documento che mi sembra riconosca questo specifico compito, indicando nei santuari un luogo privilegiato per esse. Dopo aver ribadito che «per evitare qualsiasi forma di confusione o di scandalo, quando la preghiera di benedizione, benché espressa al di fuori dei riti previsti dai libri liturgici, sia chiesta da una coppia in una situazione irregolare, questa benedizione mai verrà svolta contestualmente ai riti civili di unione e nemmeno in relazione a essi. Neanche con degli abiti, gesti o parole propri di un matrimonio. Lo stesso vale quando la benedizione è richiesta da una coppia dello stesso sesso» (n. 39), aggiunge: occorre «trovare la sua collocazione in altri contesti, quali la visita a un santuario, l’incontro con un sacerdote, la preghiera recitata in un gruppo o durante un pellegrinaggio». Sarà così chiaro che in analogia a quelle «che promanano dalle viscere della pietà popolare, non si intende legittimare nulla ma soltanto aprire la propria vita a Dio, chiedere il suo aiuto per vivere meglio, ed anche invocare lo Spirito Santo perché i valori del Vangelo possano essere vissuti con maggiore fedeltà» (n. 40).
Credo che per una risposta pastorale valida, è indispensabile da una parte un momento specifico di formazione per cogliere le istanze pastorali che il testo vuole proporre e dall’altra delle indicazioni operative condivise per tutti i diversi operatori pastorali nella specificità dei singoli santuari. Valide risposte al riguardo devono scaturire dal confronto tra le diverse esperienze e dall’ascolto di quanto suggerito dai pastori.
Le mie riflessioni si muovono in questa prospettiva di stimolo e di confronto, avendo presente le priorità ecclesiali di questo periodo:
− approfondire la sinodalità per una testimonianza e un annunzio più credibile nell’attuale cambiamento socioculturale;
− sentirci maggiormente pellegrini della speranza in un contesto in cui essa è sempre più minacciata.
Sono tre i passi che invito a compiere in risposta a tre domande di fondo che credo un po’ tutti ci facciamo: 1. I fattori che hanno suggerito Fiducia supplicans; 2. Le sue principali indicazioni; 3. La ricaduta nella pastorale dei nostri santuari.
Puoi continuare a leggere scaricando l’allegato:
Una pastorale che accoglie per guarire: suggerimenti per l’accoglienza di Fiducia supplicans