La Santa Casa di Loreto è stata nei diversi secoli al centro dell’interesse dei Papi per l’importanza storica e teologica della Casa di Nazareth, testimone dell’Incarnazione. Tra i Santi Pontefici che hanno visitato la Santa Casa di Loreto ricordiamo alcuni che sono stati pellegrini prima dell’elezione papale: san Pio V, beato Innocenzo XI, san Pio X, san Paolo VI e il servo di Dio Giovanni Paolo I; altri, sempre tra i beati o canonizzati, hanno sostato in devota preghiera in veste di successori di Pietro: beato Pio IX, san Giovanni XXIII, san Giovanni Paolo II.
La “Basilica Inferiore” il 17 ottobre è stata titolata ai Santi Papi pellegrini alla Santa Casa. Questa titolazione esprime il legame inscindibile, insito proprio nel significato profondo della Santa Casa, tra la santità e la Chiesa seguendo il successore di Pietro. Questo luogo è per tutti il richiamo a pregare per il Papa che Dio ha scelto per noi. In questa Basilica Inferiore saranno custodite alcune reliquie dei Papi Pio IX, Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II.
Presso la Basilica Inferiore saranno esposte alcune reliquie del Beato Pio IX, di San Giovanni XXIII e di San Giovanni Paolo II.
Nello specifico del Beato Pio IX sarà esposta una reliquia ex corpore, visibile in alto a destra della teca di San Giovanni XXIII.
Di San Giovanni XXIII sarà esposto il cappello portato nel viaggio a Loreto del 4 ottobre 1962 e una stola da lui donata al santuario.
Di San Giovanni Paolo II sarà esposta la casula indossata nella Celebrazione Eucaristica durante il suo primo pellegrinaggio a Loreto l’8 settembre 1979 e il pastorale donato al santuario.
Segue di questi tre pontefici breve biografia in riferimento al loro rapporto con la Santa Casa di Loreto.
Breve Biografia dei Santi Papi a Loreto
Pio IX, nato a Senigallia, il 13 maggio 1792, eletto papa nel 1846 e morto nel 1878, noto anche per aver promulgato il dogma dell’Immacolata Concezione della beata Vergine Maria nel 1854. Pellegrino ogni anno con i suoi genitori a Loreto per devozione familiare, confidò più tardi che fu proprio in Santa Casa che egli fece voto di rispondere alla vocazione sacerdotale se la Vergine lo avesse guarito da una grave malattia. Eletto papa, volle donare subito alla Madonna di Loreto la sua preziosa croce vescovile (andata perduta nel furto del tesoro) e il 30 novembre 1856 affidò alla Vergine Lauretana la Chiesa in un momento di particolare difficoltà del suo Pontificato. La sera del 14 maggio 1857, Pio IX fece il suo ingresso nella Città di Maria ed ebbe la gioia di celebrare nella Santa Casa. Ritornò a Loreto il 20 maggio, di ritorno da Ascoli. È rimasta memorabile la sua Bolla del 26 agosto 1852 in cui parla della Santa Casa, rilasciando una rara dichiarazione pontificia tanto importante ed esplicita sull’autenticità della Casa di Maria sul Colle lauretano.
Giovanni XXIII, Angelo Giuseppe Roncalli, nato a Sotto il Monte (Bergamo) il 25 novembre 1881, fu eletto Papa il 28 ottobre 1958. Dopo molti anni dall’ultima visita di un pontefice, avvenuta nel 1857, si recò pellegrino alla Santa Casa il 4 ottobre 1962 per affidare alla Madonna di Loreto il Concilio Ecumenico Vaticano II. In quell’occasione pregò la “Madre di Cristo e Madre nostra” invocandola come “prima Stella del Concilio”. Durante la preghiera dell’Angelus ricordò anche la sua prima devota sosta in Santa Casa risalente al 1900, quando era semplice seminarista e tornava da Roma, dove era stato per il Giubileo indetto da Leone XIII. Prima di terminare il suo discorso, il “papa buono” disse: «Possa questo Santuario di Loreto essere sempre come una finestra aperta sul mondo, a richiamo di voci arcane, annunzianti la santificazione delle anime, delle famiglie, dei popoli!». Egli porterà sempre al dito l’anello regalatogli dall’Amministrazione Pontificia di Loreto raffigurante l’immagine della Vergine Lauretana e prima di morire volle fare il suo ultimo dono alla Madonna di Loreto: l’anello e la croce pettorale. Il santuario conserva quest’ultima; l’anello è andato perduto nel furto del Tesoro.
Giovanni Paolo II, Karol Wojtyla, nato a Wadowice, non lontano da Cracovia, il 18 maggio 1920. Noto per la sua spiccata spiritualità mariana, mostrò tanta venerazione per il Santuario di Loreto. Eletto Papa il 16 ottobre 1978, venne in pellegrinaggio alla Santa Casa l’8 settembre 1979, per pregare la Vergine di Loreto per l’Italia e per invocare la sua intercessione in vista del suo imminente viaggio all’ONU. Durante l’omelia richiamò la tradizione lauretana della Casa di Maria trasportata da Nazareth e la indicò come modello per le famiglie umane. Il suo secondo pellegrinaggio a Loreto fu l’11 aprile 1985, in occasione del Secondo Convegno della Chiesa in Italia con tutti i vescovi e i cardinali della nazione e 2500 delegati. Al Palasport pronunciò un memorabile discorso in cui tracciava le linee maestre per una pastorale e un impegno politico dei fedeli laici della Chiesa in Italia. La terza visita avvenne il 10 dicembre 1994 in occasione dell’apertura del VII Centenario della Traslazione della Santa Casa a Loreto che coincise con la chiusura della Grande Preghiera per l’Italia, iniziata il 15 marzo 1993. Papa Wojtyla scrisse un’importante Lettera per il VII Centenario della Santa Casa a Loreto a mons. Pasquale Macchi, allora Arcivescovo Prelato di Loreto e Delegato Pontificio, con la quale richiamò il messaggio teologico della Santa Casa. Ritornerà a Loreto ancora due volte: il 9-10 settembre 1995 in occasione del Pellegrinaggio dei Giovani d’Europa e il 5 settembre 2004 a Montorso, per la Festa-Pellegrinaggio dell’Azione Cattolica Italiana, con cui Giovanni Paolo II chiuse storicamente i suoi viaggi apostolici, non soltanto quelli a Loreto.