Il Convegno di Matera 2019, tra conclusioni e galleria fotografica

Nov 23 2019

Il Convegno di Matera 2019, tra conclusioni e galleria fotografica

Si è concluso a Matera il 54° Convegno del Collegamento Nazionale dei Santuari alla presenza di circa duecento  Rettori e Operatori Pastorali. I partecipanti provenienti da ogni parte d’Italia, si sono soffermati a riflettere e dialogare sul tema della Bellezza come via pulchritudinis, cioè come cammino di evangelizzazione, di cultura e di dialogo verso qualsiasi persona che approda a questi luoghi della speranza, della fede e della devozione popolare.

Il Convegno ha voluto porre l’accento sul fatto che i Santuari in genere sono localizzati in luoghi dove la natura ha una particolare bellezza o essi stessi siano spesso luoghi di arte e di bellezza. Il compito pastorale di chi è impegnato nel servizio e nel ministero dei Santuari, è quello di far emergere in tutta la sua forza questa via pulchritudinis, questa via della bellezza a cui accenna anche il Santo Padre in Sanctuarium in Ecclesia. Si tratta di una via privilegiata per scoprire la bellezza della fede, perché credere è bello nel senso più profondo, perché innanzitutto Dio è bello. Egli esprime bellezza, perché questa è condizione necessaria per l’amore. Questi luoghi sacri attraggono tante persone che hanno una fede assopita, o che non hanno nessuna fede ma hanno un grande desiderio di credere, o persone che sono mosse esclusivamente dal gusto per la bellezza. Come nel Medioevo le Cattedrali spesso rappresentavano la Bibbia dei poveri, i Santuari oggi possono diventare il volto della Santità, possono far riscoprire il Vangelo attraverso le narrazioni dell’arte, autentiche catechesi per verificare l’azione misericordiosa di Dio.

Il percorso del Convegno ha visto tracciare, attraverso autorevoli relatori, come Mons. Domenico Pompili, Vescovo di Rieti e Presidente della Commissione CEI della Cultura, Mons. Marco Frisina, il Vescovo Mons. Carlo Mazza Assistente Ecclesiastico del Collegamento Santuari, Prof. Francesco Buranelli Presidente della Commissione per la tutela dei beni storici e artistici della S. Sede, Suor Giuliana Galli impegnata nel sociale nella città di Torino, Mons. Paolo Tomatis Presidente Nazionale dei Professori di Liturgia e i Vescovi di Potenza e Matera, tutti hanno sviluppato e tracciato il tema della bellezza del mistero di Dio attraverso Maria la “Tutta Bella”, i Santi, l’arte iconografica, pittorica e scultorea cosi accentuata nella grande rete dei Santuari, la Liturgia, la Musica, il Canto, la Carità, espressioni vive del servizio che i pastori e i collaboratori dei Santuari offrono ai tanti fedeli e pellegrini che frequentano queste Oasi dello Spirito.

Quale segreto di bellezza ci portiamo dentro? Da quanto ascoltato ci portiamo dentro quella capacità di stupirci dinanzi alla maestà di Dio che guida le nostre vite e vivifica ogni cosa e la capacità di stupirci dinanzi alla sua creatura più bella l’uomo. L’uomo in quanto espressione massima del suo amore, espressione della dolcezza dell’animo, raffinato sentimento di condivisione e amore incondizionato. Propaghiamo il bello non solo nella ricerca dell’estetica ma nell’interiorità e negli atteggiamenti: questo è in grado di cambiare noi stessi, la società, il mondo.

Diamoci il compito di ispirare gli altri a cogliere il senso profondo della vita, l’essenza che brilla di luce propria che è la Bellezza assoluta, nella sua forma più pura, più vera. Ci emozionano le parole di Anna Frank, che sono racchiuse come un monito nel suo diario: “pensa a tutta la bellezza ancora intorno a te e sii felice”.

Quando si parla, di via pulchritudinis, si parla di una via della bellezza che costituisce al tempo stesso un percorso artistico, estetico, ed un itinerario di fede e di ricerca teologica.

La via pulchritudinis può diventare lo strumento favorevole per aprirsi al mistero di Dio e conoscere meglio la sacralità del luogo dove incontrare Dio, riscoprire la tenerezza della Vergine Maria e accostarsi alla venerazione dei santi, la cui devozione ci invita a percorrere la via della santità personale. La via puchritudinis dunque è iniziativa culturale e allo stesso tempo catechetica che rilancia i Santuari come veri spazi di evangelizzazione.

Appena avremo a disposizione i testi delle relazioni, saranno inseriti in questo sito.

Galleria Fotografica, tra i Sassi di Matera:

 

 

 

 

Un commento

  • Marija 29 Maggio 2022 at 10:28

    Where is this place, this shrine? It doesn’t say. Thank you.

    Reply

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