La Basilica Santuario di MARIA SS. DELL'ADDOLORATA a Castelpetroso (Isernia)

Feb 13 2021

La Basilica Santuario di MARIA SS. DELL’ADDOLORATA a Castelpetroso (Isernia)

La storia del Santuario di Maria SS. Addolorata di Castelpetroso vicino Isernia, inizia il 22 marzo 1888, giorno in cui la Vergine apparve per la prima volta. Due contadine del luogo erano alla ricerca di una pecorella smarrita quando una delle due si trovò di fronte una visione celeste: nel bagliore della luce si riconosceva l’immagine di Maria SS. Addolorata seminginocchiata con ai piedi il Figlio morto, lo sguardo rivolto verso il cielo e le braccia allargate in atto di offerta.

Il 26 settembre 1888 Mons. Francesco Macarone Palmieri, vescovo di Bojano, si recò sul luogo sacro per “indagare” sulle presunte apparizioni ed ebbe la grazia di vedere la Madonna Addolorata così com’era apparsa alle due contadine.

Era il 28 settembre 1890 quando venne posta la prima pietra del Santuario di Maria SS. Addolorata di Castelpetroso e Mons. Francesco Macarone Palmieri, nel corso di una solenne celebrazione, diede ufficialmente il via ai lavori. La consacrazione, invece, avvenne solamente il 21 settembre 1975.

Architettura della Basilica

Progettato in stile neogotico da Francesco Gualandi di Bologna, il Santuario è un inno a Maria e al Molise. Interamente scolpito in pietra locale, la prima pietra viene posata il 22 settembre 1890 e la consacrazione avviene il 21 settembre del 1975. una gestazione lunga e difficile! Il Santuario sorge a pochi metri dall’antico tratturo percorso da pastori e pellegrini incastonato tra il verde dei boschi. Salendo fino alla cappella delle apparizioni si nota il significato progettuale, teso ad esaltare la sofferenza “offerente” di Maria.

La pianta del tempio simboleggia un cuore trafitto da sette spade. Colpisce il visitatore il percorso che conduce al Santuario. Lungo il viale, in un cammino di riflessione due suggestivi angeli, Michele e Gabriele, sono posti al limite del parcheggio e ricordano l’atteggiamento in cui deve porsi il pellegrino. Una gigantesca pietra richiama al paganesimo e al senso del sacrificio incarnatosi poi in Cristo, per portare a compimento la rivelazione. In alto spiccano tra croci, a significare la salvezza che passa attraverso la sofferenza, annunciata con le parole di Paolo all’Aeropago, che si leggono in una stele. Incontriamo poi, sul piazzale antistante, un altare, di 80 quintali in cui Giovanni Paolo II in visita al Santuario celebrò l’eucarestia il 19 marzo 1995 e dietro un bronzo raffigurante l’Assunta, dono del 50° anniversario di Sacerdozio di Mons. Ettore Di Filippo, Vescovo emerito di Campobasso-Bojano. Che tanto ha contribuito alla diffusione del messaggio mariano. Così corroborati da tanta teologia si può contemplare l’esterno del Santuario.

Sito internet della Basilica dell’Addolorata: https://santuarioaddolorata.it/

 

 

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