Lectio Divina di Sua Ecc.za Mons. Carlo Mazza al Seminario online sui Santuari e accessibilità

Feb 05 2021

Lectio Divina di Sua Ecc.za Mons. Carlo Mazza al Seminario online sui Santuari e accessibilità

Mettiamo a disposizione dei Rettori e degli Operatori dei Santuari la lectio divina che Sua Eccellenza Mons. Carlo Mazza, Assistente Ecclesiastico del CNS, avrebbe dovuto tenere al Seminario online su: Santuari e accessibilità, e che per motivi tecnici non ha potuto svolgere.

Premessa 

Il tema dell’incontro rivela un problema che riguarda da vicino, ma non solo evidentemente, i Rettori e gli Operatori pastorali dei Santuari italiani. Di fatto è una questione che sta a cuore a tutti coloro che, in vario modo, domandano un’adeguata fruizione dei Santuari e una gentile accoglienza, qui in particolare in riferimento a persone disabili.

Nel caso, oggi in discussione, propriamente si parla di accessibilità fisica. E tuttavia va osservato subito che il tema si presenta in una visione più vasta. In realtà le persone disabili che salgono al Santuario presentano forme differenziate di disabilità, e cioè disabili in senso tecnico-fisiologico e disabili in senso simbolico-spirituale.

Le disabilità infatti procedono nella loro manifestazione da una parte per la rilevanza di condizioni interiori, secondo lo stato di coscienza, e dall’altra per riconoscimento pubblico rispetto a disfunzioni organiche. In realtà la “salita” e l’”accesso” al luogo santo prospettano riferimenti ad handicaps di diversa natura, sia di tipo morale che fisico, e come tali abbisognano di sensibilità diverse e di attenzioni particolari. Di questo sono esperti e solleciti i Rettori e gli Operatori pastorali impegnati con generosità e dedizione nell’accoglienza nei Santuari.

D’altra parte è assodato che i fedeli pellegrini, abili o disabili che siano, ricercano nel santuario serenità e pace dell’anima. Recano fardelli e brandelli di vita che sovente nascondono drammi laceranti e tormenti penosi, coinvolgenti famiglie e volontari della sofferenza, costituendo un universo abitato dal mistero del male.

Tale retroscena non va mai eluso o dimenticato, anche se non emerge con evidenza, perché ogni persona custodisce gelosamente il suo “mistero” di vita e va in cerca di esperienze spirituali rispondenti alle attese di guarigione e dunque generative di speranza viva.

In questa prospettiva aggiungo una particolare premessa nello specifico della Lectio divina. Il brano di Luca non indulge a parallelismi indebiti riguardo ad un’applicazione fondamentalista del miracolo del paralitico in soccorso delle condizioni di disabilità fisica quasi che il vangelo dovesse favorire una supplica di “guarigione”. Sarebbe fuorviante. Leggiamo infatti la Parola con l’occhio dell’anima e dunque con uno sguardo di fede che è sostanzialmente lo sguardo di Gesù che rivela la potenza dell’amore di Dio verso l’umanità dolente e toccata dal male. Gesù è venuto infatti non per i sani, ma per i malati, non per i giusti ma per i peccatori (cfr Mc 2,17; Lc 5,27-32).

Scarica il testo della Lectio Divina:

Lectio divina di Mons. Carlo Mazza al Webimar su Santuari e accessibilità

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