Mese Mariano: la Basilica Santuario della Madonna dei Poveri di Seminara (RC)

Mag 14 2021

Mese Mariano: la Basilica Santuario della Madonna dei Poveri di Seminara (RC)

Le cronache locali sono purtroppo avare di notizie relative alle chiese che hanno ospitato la statua della Madonna dei Poveri, si ha una sua traccia in un documento del 1325 dove si legge di un chierico Bartholomeus de Pauperibus, che fa congetturare l’appartenenza di costui ad una probabile chiesa dei Poveri. Per una seconda plausibile notizia bisogna attendere ben 261 anni, allorché il vescovo di Mileto, mons. Marco Antonio Del Tufo, il 27 ottobre 1585, nel corso di una sua visita pastorale, ispeziona una chiesa di Santa Maria delli Poveri dove è venerata questa Donna Santissima alla quale il popolo deve grande devozione.

In epoche più vicine si fa menzione della chiesa di S. Maria Pauperum nelle visite effettuate nel maggio del 1722 e del 1735. Infine, un riferimento è contenuto nell’atto del notaio seminarese Domenico Arena, con il quale il 31 luglio 1768 dalle autorità religiose e civili, riunite in pompa magna proprie ante ianuam majorem Venerabili, Ecclesia, sub titulo Sancte Mariae Pauperum, fu stabilito di dichiarare la Madonna dei Poveri patrona della città di Seminara e di fissare, in perpetum et in infinitum, la festa nel giorno 14 agosto di ogni anno.

Quella chiesa fu rasa al suolo dal terremoto del 5 febbraio 1783.  Il nuovo nucleo urbano sorse più a monte del precedente, e un’altra chiesa venne edificata in onore della Madonna dei Poveri, ma anche, questa patì danneggiamenti da periodiche scosse telluriche, in particolare dall’ultima del 28 dicembre 1908, si decise così per l’edificazione di un nuovo tempio, che, iniziato il 14 agosto 1922, venne ultimato il 12 agosto 1933 con consacrazione da parte del vescovo di Mileto mons. Paolo Albera.

Con bolla del 30 maggio 1955, Papa Pio XII ha elevato alla dignità di Basilica Minore il Santuario che già, sin dal 3 settembre 1659, godeva, col titolo di Collegiata insigne, della primazia su tutte le collegiate e le parrocchie della Diocesi di Mileto. Oggi la Basilica-Santuario, fa parte della Diocesi di Oppido-Palmi.

LA STATUA DELLA MADONNA

L’attrattiva maggiore del Santuario è rappresentata dalla statua della Madonna dei Poveri, conosciuta anche come Madonna nera o, più propriamente, come Madonna Nera Greca di San Basilio Magno.

È la statua lignea più antica della Calabria, scolpita in legno di cedro e ricoperta d’oro, e pare sia anche la Madonna Nera più alta (92 centimetri) dopo la Madonna di Verdelot, in Francia. Di recente è stata restaurata sotto la supervisione e la direzione scientifica della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria.

Ci sono diverse leggende popolari legate al ritrovamento della statua: c’è l’ipotesi che sia giunta a Seminara a seguito dei monaci in fuga; oppure che sia stata rinvenuta, tra cespugli di rovi, da due giovani pastorelli mentre portavano il gregge a pascolare; o, quella più attendibile, che sia stata ritrovata nella chiesa di San Fantino a Taureana, tra martedì e mercoledì, e fu sollevata da un gruppo di poveri che la portarono trionfalmente a Seminara. Da allora, in ricordo dei giorni del rinvenimento, ogni martedì e mercoledì santo è portata accanto all’altare Maggiore.

All’interno del Santuario è possibile ammirare anche pregevoli decorazioni e diverse opere scultoree, oltre all’avambraccio di San Filarete, in un reliquiario realizzato dall’orafo Luigi de Sanguini e proveniente dal monastero di Sant’Elia di Palmi.

Inoltre, adiacenti alla Basilica, ci sono tre sale (Amaranto, Blu e del Trono) che conservano suppellettili liturgiche, opere in terracotta seminarese legati alla tradizione e alla fede, le tele e l’archivio storico della Insigne Collegiata di Seminara e, infine, i paramenti sacri e il trono ligneo della Madonna dei Poveri con la suppellettile che veniva posta sulla statua.

Sito internet: https://www.madonnadeipoveri.com/

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