Presentazione "dell'Anno della Preghiera" e della collana "Appunti sulla Preghiera", di Sua Ecc.za Mons. Rino Fisichella, in preparazione al Giubileo 2025. Sala Stampa Vaticana 23 gennaio 2024.

Gen 23 2024

Presentazione “dell’Anno della Preghiera” e della collana “Appunti sulla Preghiera”, di Sua Ecc.za Mons. Rino Fisichella, in preparazione al Giubileo 2025. Sala Stampa Vaticana 23 gennaio 2024.

Conferenza Stampa di presentazione dell’Anno della Preghiera in preparazione al Giubileo 2025 e della collana “Appunti sulla Preghiera”, 23.01.2024

 

Alle ore 11.30 di questa mattina 23 gennaio, ha avuto luogo – in diretta streaming dalla Sala Stampa della Santa Sede – la Conferenza Stampa di presentazione dell’Anno della Preghiera in preparazione al Giubileo 2025 e della collana “Appunti sulla Preghiera”.

Sono intervenuti: S.E. Mons. Rino Fisichella, Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, Sezione per le Questioni Fondamentali dell’Evangelizzazione nel Mondo; e Mons. Graham Bell, Sottosegretario Incaricato della Segreteria del medesimo Dicastero.

Ne riportiamo di seguito gli interventi:

Interventi di S.E. Mons. Fisichella e di Mons. Bell

Nelle ultime settimane, a più riprese, Papa Francesco ha fatto riferimento a questo anno 2024 come Anno della Preghiera. Domenica scorsa durante l’Angelus ha ufficialmente aperto questo Anno che sarà dedicato in modo particolare alla preghiera. Già nella Lettera dell’11 febbraio 2022 a me indirizzata per incaricare il Dicastero del Giubileo, Papa Francesco aveva scritto: «Fin da ora mi rallegra pensare che si potrà dedicare l’anno precedente l’evento giubilare, il 2024, a una grande “sinfonia” di preghiera. Anzitutto per recuperare il desiderio di stare alla presenza del Signore, ascoltarlo e adorarlo. Preghiera, inoltre, per ringraziare Dio dei tanti doni del suo amore per noi e lodare la sua opera nella creazione, che impegna tutti al rispetto e all’azione concreta e responsabile per la sua salvaguardia. Preghiera come voce “del cuore solo e dell’anima sola” (cfr At 4,32), che si traduce nella solidarietà e nella condivisione del pane quotidiano. Preghiera che permette a ogni uomo e donna di questo mondo di rivolgersi all’unico Dio, per esprimergli quanto è riposto nel segreto del cuore. Preghiera come via maestra verso la santità, che conduce a vivere la contemplazione anche in mezzo all’azione. Insomma, un intenso anno di preghiera, in cui i cuori si aprano a ricevere l’abbondanza della grazia, facendo del “Padre nostro”, l’orazione che Gesù ci ha insegnato, il programma di vita di ogni suo discepolo».

Il 2024 sarà quindi un Anno di preparazione al Giubileo che sta per iniziare e un Anno durante il quale dovrà emergere maggiormente l’orizzonte spirituale dell’evento giubilare che va ben oltre ogni necessaria e urgente forma di organizzazione strutturale. Come il Papa ha inteso sottolineare nel Te Deum di fine anno: «Il cristiano, come Maria, è un pellegrino di speranza. E proprio questo sarà il tema del Giubileo del 2025: “Pellegrini di speranza”. Cari fratelli e sorelle, possiamo chiederci: Roma si sta preparando a diventare nell’Anno Santo “città della speranza”? […] Si tratta della testimonianza della comunità ecclesiale e civile che, più che negli eventi, consiste nello stile di vita, nella qualità etica e spirituale della convivenza. E allora la domanda si può formulare così: stiamo operando, ciascuno nel proprio ambito, affinché questa città sia segno di speranza per chi vi abita e per quanti la visitano?».

Perché il Giubileo possa essere un evento che spiritualmente arricchisce la vita della Chiesa e dell’intero popolo di Dio diventando segno concreto di speranza, è necessario che sia preparato e vissuto nelle proprie comunità con quello spirito di attesa tipico della speranza cristiana. L’Anno della Preghiera viene a corrispondere pienamente a questa esigenza.

Non si tratta di un Anno con particolari iniziative; piuttosto, di un momento privilegiato in cui riscoprire il valore della preghiera, l’esigenza della preghiera quotidiana nella vita cristiana; come pregare, e soprattutto come educare a pregare oggi, nell’epoca della cultura digitale, in modo che la preghiera possa essere efficace e feconda. Non possiamo nascondere che questi anni manifestano una profonda esigenza di spiritualità. Tanto si fa forte il grido della tecnica che sembra corrispondere a tutti i nostri desideri tanto diventa più profonda la richiesta di una vera spiritualità che riporti ogni persona a incontrare sé stessa nella verità della propria esistenza e quindi nel coerente rapporto con Dio.

Sono tante le persone che pregano ogni giorno; forse, oserei dire che tutti pregano. Nessuna statistica riuscirebbe a rispondere con cifre e percentuali corrette a questo momento così intimo delle persone che vivono la pluriformità della preghiera come un momento del tutto personale. Da chi si segna velocemente con un segno di croce fino a quanti partecipano all’eucaristia quotidiana, esiste una così vasta gamma di modi di pregare che nessuno può descrivere compiutamente. Dalla preghiera veloce a quella distratta; da quella contemplativa a quella colma di lacrime per il dolore… la preghiera non si lascia intrappolare in uno schema prefissato perché è la relazione personale del credente con Dio stesso all’interno di quel rapporto intimo ed esclusivo che distingue la nostra fede.

L’Anno della Preghiera, pertanto, si inserisce in questo contesto per favorire il rapporto con il Signore e offrire momenti di genuino riposo spirituale. Un’oasi al riparo dello stress quotidiano dove la preghiera diventa nutrimento per la vita cristiana di fede, speranza e carità.

Per questo motivo, il Dicastero ha preparato un serie di strumenti e sussidi che accompagneranno i prossimi mesi e che possono costituire una “sinfonia” della preghiera di cui la comunità cristiana e i singoli credenti possano servirsi. D’altronde, come ha scritto papa Francesco nell’introduzione al primo volumetto della collana “Appunti sulla preghiera”: «La preghiera è il respiro della fede, è la sua espressione più propria. Come un grido silenzioso che esce dal cuore di chi crede e si affida a Dio».

Non sarà un Anno che viene a ostacolare le iniziative di ogni singola Chiesa locale; piuttosto si presenta come un periodo in cui ogni iniziativa programmata viene sostenuta in maniera efficace proprio perché pone a suo fondamento la preghiera. Non ci sarà d’aspettarsi, pertanto, una serie di iniziative particolari quanto, piuttosto, proposte perché la preghiera della Chiesa venga di nuovo a rinvigorire e affrancare la vita di ogni battezzato.

Quest’anno sarà caratterizzato dall’espressione dei discepoli rivolta a Gesù: «Insegnaci a pregare» (Lc 11, 1). In effetti abbiamo bisogno di apprendere a pregare e il vero Maestro può essere solo lui: Gesù, il Figlio di Dio che con la preghiera del Padre Nostro ha rivoluzionato il mondo della preghiera umana. Il motto «Insegnaci a pregare» è già una preghiera che sorge dal profondo del cuore con il desiderio di essere esaudita. All’interno di questa preghiera di invocazione si è pensato di proporre alcuni strumenti semplici e in gran parte già attuati quotidianamente dalle nostre comunità. Si tratta pertanto di suggerire da parte nostra forme di preghiera conosciute e realizzate, ma in questo Anno vissute più intensamente e frequentemente così da rendere più stabile il rapporto con il Signore.

Vorrei presentare alcuni strumenti che possono accompagnare la meditazione e la lettura per comprendere meglio il valore della preghiera.

1. In primo luogo, le 38 catechesi che Papa Francesco ha esposto dal 6 maggio 2020 al 16 giugno 2021. Sono delle catechesi che prendono in considerazione vari momenti della preghiera e potranno essere rilette acquisendo suggestioni utili e preziose.

2. Inoltre, abbiamo pensato ad una collana di otto volumetti dal titolo “Appunti sulla Preghiera”.

Mons. Graham Bell – Sottosegretario Incaricato della Segreteria del Dicastero per l’Evangelizzazione, Sezione per le Questioni Fondamentali dell’Evangelizzazione nel Mondo

In questo 2024, che Papa Francesco ha consacrato come Anno della Preghiera in preparazione al Giubileo del 2025, la Libreria Editrice Vaticana pubblica, a partire da oggi, una collana di piccoli testi che approfondiscono le varie dimensioni dell’atto cristiano del pregare, a firma di autori e autrici di notorietà internazionale, a cura del Dicastero per l’Evangelizzazione – Sezione per le Questioni Fondamentali dell’Evangelizzazione nel Mondo.

Questa collana, composta da otto volumi, è messa a disposizione delle varie Conferenze Episcopali perché sia, nel corso dei prossimi mesi, un sussidio utile per entrare maggiormente nell’intelligenza della preghiera.

Il primo libro Pregare oggi. Una sfida da vincere (Libreria Editrice Vaticana, pp. 110, euro 8,50) con la prefazione di Papa Francesco, è a firma del cardinale Angelo Comastri, uno degli autori di spiritualità più noti che è stato Vicario Generale della Città del Vaticano e Arciprete di San Pietro. Il testo, disponibile in libreria da oggi, 23 gennaio, propone richiami sulla necessità della preghiera e insegnamenti per avere «un sguardo diverso e un cuore diverso» mettendo in luce figure che hanno testimoniato sulla fecondità della preghiera come Santa Teresa di Lisieux, San Francesco d’Assisi e Madre Teresa di Calcutta.

Nella prefazione, Papa Francesco ricorda che «la preghiera è il respiro della fede, è la sua espressione più propria. Come un grido silenzioso che esce dal cuore di chi crede e si affida a Dio». In questo anno, con il Giubileo alle porte, afferma il Papa, «siamo invitati a diventare più umili e a lasciare spazio alla preghiera che sgorga dallo Spirito Santo». Il cardinale Comastri evidenzia da parte sua che «soltanto la preghiera dà spazio a Dio nella nostra vita e nella storia del mondo: e con Dio tutto è possibile».

Seguirà a breve la pubblicazione degli altri sette volumi:

– Gianfranco Ravasi, Pregare con i Salmi (febbraio 2024)

– Juan López Vergara, La preghiera di Gesù (febbraio 2024)

– Paul Murray OP, Pregare con santi e peccatori (marzo 2024)

– Antonio Pitta, Le parabole della preghiera (marzo 2024)

– Monaci Certosini, La Chiesa in preghiera (marzo 2024)

– Catherine Aubin, La preghiera di Maria e dei santi (aprile 2024)

– Ugo Vanni, La preghiera che Gesù ci ha insegnato: «Padre nostro» (aprile 2024)

S.E. Mons. Rino Fisichella – Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, Sezione per le Questioni Fondamentali dell’Evangelizzazione nel Mondo

3. Insieme a questi strumenti, proponiamo dei Sussidi che ripropongono le varie espressioni della preghiera in comunità, in famiglia, per i sacerdoti, le claustrali, i santuari, i giovani… insomma, nulla di straordinario, non nuove preghiere ma un aiuto per vivere con maggior consapevolezza l’esigenza della preghiera quotidiana.

4. Il Papa stesso, durante quest’anno, porrà in essere una “Scuola di preghiera”. Saranno momenti di incontro con alcune categorie di persone per pregare insieme e comprendere alcune forme di preghiera: da quella del ringraziamento a quella di intercessione; da quella contemplativa a quella di consolazione; da quella di adorazione a quella di supplica…

Come ha scritto Papa Francesco: «Sono certo che i vescovi, i sacerdoti, i diaconi, i catechisti troveranno in questo Anno le modalità più adatte per porre la preghiera alla base dell’annuncio di speranza che il Giubileo 2025 intende far risuonare in un tempo travagliato». Il Dicastero, pertanto, rimane a disposizione per tutte le Conferenze episcopali e i rappresentanti delle Diocesi per il Giubileo per fornire ulteriori chiarimenti e mettere a disposizione il materiale che di volta in volta sarà preparato.

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