Assemblea regionale dei Rettori dei Santuari della Campania, lunedì 30 settembre, al Santuario di San Michele al Monte Faito di Pimonte (NA). Presenti il Delegato Regionale Don Roberto Farruggio e il Vice Presidente del CNS Mons. Pasquale Mocerino.

Ott 02 2024

Assemblea regionale dei Rettori dei Santuari della Campania, lunedì 30 settembre, al Santuario di San Michele al Monte Faito di Pimonte (NA). Presenti il Delegato Regionale Don Roberto Farruggio e il Vice Presidente del CNS Mons. Pasquale Mocerino.

Lunedì 30 settembre 2024 i Rettori dei Santuari della Regione Campania si sono incontrati al Santuario di San Michele Arcangelo sul Monte Faito, nel Comune di Vico Equense, Diocesi di Sorrento – Castellammare di Stabia.

Nello scorso incontro tenutosi al Santuario di Santa Maria della Natività e San Ciro a Portici, Diocesi di Napoli, fu approfondita la Dichiarazione del Dicastero per la Dottrina della Fede “Fiducia Supplicans” sul senso pastorale delle benedizioni, con la relazione di P. Sabatino Maiorano CSSR sul tema: “Una pastorale che accoglie per guarire: suggerimenti per l’accoglienza di Fiducia Supplicans.”

Nella mattinata al Santuario Micaelico della Penisola Sorrentina, i Rettori si sono confrontati su esperienze, criticità, opportunità e suggerimenti circa l’applicazione delle indicazioni del Dicastero per la Dottrina della Fede.

Il Delegato della Regione Campania, Don Roberto Farruggio, ha consegnato ad ogni Rettore intervenuto una copia della Dichiarazione “Fiducia Supplicans” e una copia del Comunicato stampa circa la recezione di Fiducia Supplicans, sempre del Dicastero per la Dottrina della Fede, per un confronto attraverso i testi esatti del Dicastero.

Dalla discussione coordinata dal Delegato regionale è emerso che sono poche le esperienze che i media hanno riportato in modo altisonante, ovvero la richiesta di benedizione da parte di coloro che vivono relazioni omosessuali.

Le richieste di benedizione maggiori sono di coppie che hanno costruito famiglie al di fuori del Sacramento del Matrimonio, sposati civilmente o conviventi.

Si è evidenziato un notevole impoverimento generale della formazione della fede, rasentando spesso nelle richieste dei fedeli e dei pellegrini, anche nelle Confessioni, una mistura tra fede e superstizione.

Tra i suggerimenti emersi sulle benedizioni, nel caso di eventuali coppie omosessuali, di accoglierli e offrire, cosi come indica la Dichiarazione del Dicastero, una benedizione non rituale al di fuori di ogni contesto liturgico e senza abiti liturgici, e si è suggerito di proporre loro il momento della benedizione in modo personale e non in coppia, per evitare ancor di più ogni confusione con il matrimonio.

Diverso è il caso delle coppie conviventi o sposati solo civilmente, le quali coppie per lo più chiedono la benedizione degli anelli, inducendo una benedizione simile a percepire la benedizione stessa come un surrogato del Sacramento del matrimonio. Anche in questi casi è emerso il suggerimento di fare in modo che il gesto benedicente evidenzi la benedizione delle singole persone, pur restando presenti in coppia.

Nel caso fossero presenti dei bambini, il Benedizionale riporta una specifica benedizione dei bambini da poter compiere in un momento successivo e in modo distinto dalla benedizione personale della coppia genitoriale.

Dalla discussione è emersa una forte esigenza di formazione dei fedeli che certamente è propria delle Parrocchie ma, dato lo speciale legame che i Santuari hanno con i fedeli, a modo proprio e secondo le possibilità, sarebbe opportuno che anche i Santuari possano creare tempi formativi verso chi si accosta al Santuario.

Alla luce di questa esigenza di formazione, un momento opportuno potrebbe essere anche la benedizione stessa, nel momento della richiesta attraverso una parola cordiale, chiara e illuminante.

Resta comunque una grande sfida l’evangelizzazione contemporanea nel contesto attuale di estremo relativismo culturale ed epistemologico, dove ogni situazione dovrebbe essere colta come un’opportunità di annuncio evangelico incisivo, e in questo cammino di nuova evangelizzazione anche i Santuari, secondo ciò che è proprio al Santuario, possono dare una grande contributo.

Dopo l’interessantissimo e fruttuoso confronto tra i Rettori, il Rettore di San Michele al Faito, Don Catello Malafronte, ci ha accompagnato nella visita al Santuario illustrando il bel progetto che stanno realizzando dei “Cammini dell’Angelo”: una serie di Sentieri tra i Monti Lattari che partono da vari punti della Penisola Sorrentina, dell’Agro Nocerino Sarnese e delle Costiere Amalfitana e Vesuviana che conducono al Santuario di San Michele posto su una delle cime più alte dei Lattari. I sentieri sono stati individuati attraverso l’ausilio del CAI Campania e delle Associazioni legate alle Montagne di quei territori.

Dopo che il Delegato Regionale e il Vicepresidente Nazionale del CNS, Mons. Pasquale Mocerino, hanno esortato coloro che non ancora si erano iscritti a partecipare al Convegno Nazionale del prossimo novembre e aver comunicato la possibilità della Settimana di Esercizi Spirituali con il CNS nazionale nel prossimo febbraio, i Rettori hanno condiviso fraternamente il pranzo offerto, come ad ogni incontro regionale, dal Rettore che generosamente ha ospitato.

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