“Una voce grida: Nel deserto preparate la via al Signore,
spianate nella steppa la strada per il nostro Dio.
Ogni valle sia innalzata, ogni monte e ogni colle siano abbassati …
Allora si rivelerà la gloria del Signore e tutti gli uomini insieme la vedranno,
perché la bocca del Signore ha parlato.” (Is 40, 30-5)
Natale 2016
Carissimi, ci prepariamo a celebrare il Natale del Signore nostro Gesù Cristo, il quale nascendo da Maria Vergine ha offerto all’Umanità la salvezza e la redenzione. Gesù è Colui che guida sulla via della Misericordia del Padre, dona se stesso e l’amore divino fonte di gioia e di pace.
Il profeta Isaia, annuncia che la schiavitù del popolo è finita, perché il Signore viene, e viene con potenza e porta la salvezza; questa è la più grande e la più bella Notizia che l’Umanità poteva attendere. Ecco perché siamo invitati a preparare la via e a spianare la strada a Dio, perché Egli vuole rivelare la sua gloria e nello stesso tempo aprire la strada della salvezza per gli uomini. Purtroppo vediamo come ancora oggi questa buona notizia non riesce ad entusiasmare e lascia tutti nell’indifferenza e nello scetticismo. Siamo invitati alla conversione, al cambiamento interiore ed esteriore, che ci porti a rivitalizzare con semplicità ed umiltà il nostro Ministero sacerdotale, per essere lievito e luce nel mondo fragile e disorientato in cui viviamo. Dobbiamo fare spazio a Dio, affinché emerga di più la Sua infinità bontà e misericordia, soprattutto in quei fratelli e quelle sorelle che sono lontani da Lui, emarginati, poveri, smarriti e oppressi.
In questo Natale del Signore abbiamo bisogno di buone “notizie”; Isaia annuncia la gloria di Dio che si rivelerà e noi la vedremo e finalmente potremo essere consolati, accolti e amati e portare speranza e fiducia a coloro che sono dispersi, privi di senso e spenti nella vita.
L’Anno della Misericordia, che si è appena concluso, ci ha insegnato che dobbiamo fidarci di più della misericordia di Dio e affidarci alla Sua bontà che genera pace e gioia e allontana le tentazioni dell’egoismo e la presunzione di sentirci “onnipotenti” e di poter fare a meno di Lui. E’ Dio la perenne Misericordia da cui imparare a riscattarci e ad accogliere i fratelli che bussano alla porta del nostro cuore.
Papa Francesco dice: « Non bisogna lasciare che la speranza ci abbandoni, perché Dio con il Suo amore cammina con noi. “Io spero, perché Dio è accanto a me”: questo possiamo dirlo tutti noi. Ognuno di noi può dire: “Io spero, ho speranza, perché Dio cammina con me”. Cammina e mi porta per mano. Dio non ci lascia soli. Il Signore Gesù ha vinto il male e ci ha aperto la strada della vita».
«La vita è spesso un deserto, è difficile camminare dentro la vita, ma se ci affidiamo a Dio può diventare bella e larga come un’autostrada. Basta non perdere mai la speranza, basta continuare a credere, sempre, nonostante tutto. Quando noi ci troviamo davanti ad un bambino, forse possiamo avere tanti problemi e tante difficoltà, ma ci viene da dentro il sorriso, perché ci troviamo davanti alla speranza: un bambino è una speranza! E così dobbiamo saper vedere nella vita il cammino della speranza che ci porta a trovare Dio, Dio che si è fatto Bambino per noi. E ci farà sorridere, ci darà tutto!» (Papa Francesco, Udienza Generale 7 dicembre 2016)
Auguro a tutti che, il Santo Natale diventi un invito profondo a lasciare che il Dio della tenerezza e della misericordia ci incontri, ci salvi e ci doni la vita. Lasciamoci incontrare da Dio e decidiamo di fidarci di Lui e di consegnarci alla Sua infinità bontà.
Auguri e sante Feste Natalizie.
Messina 12.12.2016
padre Mario Magro RCJ
presidente CNS