PASQUA 2023
“Io sono la risurrezione e la vita;
chi crede in me, anche se muore vivrà;
chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno.
Credi questo? ” (Gv. 11, 25)
Carissimi Rettori e Operatori dei Santuari,
con l’approssimarsi della Pasqua del Signore giunga a ciascuno di voi il mio augurio di bene e di pace. Il Signore risorto viene con potenza ad illuminare e allietare i nostri cuori, in un tempo in cui viviamo costantemente il dramma della guerra e delle violenze in Ucraina e in altre zone del mondo, in un tempo in cui assistiamo ai continui naufragi nel Mediterraneo, ai tragici disastri naturali che mietono vittime e sofferenze e alle esperienze di oscurità che affliggono le nostre persone e le nostre comunità. In questo quadro di angosce e tribolazioni il Signore risorto viene ad alimentare l’anelito alla speranza, la bellezza della vita, il fulgore della luce e l’urgenza della pace.
Nel brano di Giovanni, Gesù ci rassicura che per chi è unito a Lui, la vita non muore ma risorge, che il Risorto non solo è la vita, ma è la sorgente della vita che ridona amore e fiducia in Colui che vive in eterno, Dio Padre.
Le parole dette da Gesù a Marta in occasione della morte di Lazzaro, diventano una dichiarazione che chi vive nella fede non morirà mai e che il credente che muore vivrà e avrà la vita eterna.
L’evangelista Giovanni ci consegna tre verità: che Gesù è la resurrezione e la vita, il Padre gli ha dato in dono di avere la vita in sé stesso, e di far risorgere alla vita chiunque Egli voglia; che Coloro i quali credono in Gesù, anche se muoiono (come Lazzaro) vivranno; e infine Coloro che vivono e credono in Gesù non moriranno mai.
Con queste affermazioni Gesù dichiara di essere al centro della risurrezione e della vita eterna, e nello stesso tempo di essere il principio di ogni risurrezione. Dunque Gesù è il Signore della vita che trionfa sulla morte.
Carissimi non basta sapere semplicemente che Gesù è risorto, ma che siamo uniti a Lui mediante una fede viva, e cioè con una fede accompagnata dalla carità e dalla grazia. E’ quella fede per la quale San Paolo scrisse agli Efesini: “Cristo abiti nei vostri cuori per mezzo della fede” (Ef. 3,17).
Ora Cristo abita personalmente nel cuore di chi lo ama e osserva i suoi comandamenti, come Egli stesso ha detto nell’ultima cena: “Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui” (Gv 14,23).
La Pasqua di Risurrezione è la sorpresa di Dio per il suo popolo fedele. Rallegrati, perché la tua vita nasconde un germe di risurrezione, un’offerta di vita che attende il risveglio. La risurrezione di Cristo è la vera speranza del mondo, quella che non delude.
Papa Francesco afferma che il “palpitare del Risorto ci si offre come dono, come regalo, come orizzonte. Il palpitare del Risorto è ciò che ci è stato donato e che ci è chiesto di donare a nostra volta come forza trasformatrice, come fermento di nuova umanità. Con la Risurrezione Cristo non ha solamente ribaltato la pietra del sepolcro, ma vuole anche far saltare tutte le barriere che ci chiudono nei nostri sterili pessimismi, nei nostri calcolati mondi concettuali che ci allontanano dalla vita, nelle nostre ossessionate ricerche di sicurezza e nelle smisurate ambizioni capaci di giocare con la dignità altrui.”
La Pasqua ci chiama ad annunciare: il palpito del Risorto, Cristo vive! E allora prendiamo coraggio e andiamo festanti ad annunciare che Cristo è il risorto, è il vivente! Egli vive “in tutti quei luoghi dove sembra che il sepolcro abbia avuto l’ultima parola e dove sembra che la morte sia stata l’unica soluzione. Andiamo ad annunciare, a condividere, a rivelare che è vero: il Signore è Vivo. E’ vivo e vuole risorgere nei tanti volti che hanno seppellito la speranza, che hanno seppellito i sogni, che hanno seppellito la dignità. E se non siamo capaci di lasciare che lo Spirito ci conduca per questa strada, possiamo dire che non siamo cristiani” (Papa Francesco).
Lasciamoci sorprendere da questa nuova alba, lasciamoci sorprendere dalla novità che solo Cristo può dare. Lasciamo che la sua tenerezza e il suo amore muovano i nostri passi, lasciamo che il battito del suo cuore trasformi il nostro debole palpito, e con forza e fede professiamo che Gesù è veramente Risorto!
Buone Feste Pasquali! Padre Mario Magro RCJ presidente CNS