"La Pasqua ci inonda di stupore e di gioia incontenibile". Messaggio ai Rettori di S. E. Mons. Carlo Mazza

Mar 29 2021

“La Pasqua ci inonda di stupore e di gioia incontenibile”. Messaggio ai Rettori di S. E. Mons. Carlo Mazza

                                                                                           PASQUA 2021

Cari Rettori!

Non è per un usuale convenienza, ma per un interiore mozione che mi permetto di raggiungervi per porgere gli auguri condividendo la gioia intima dell’imminente evento di Pasqua che coinvolge da cima a fondo la nostra vita. Perché nulla rimane estraneo alla Pasqua del Signore. Questo dato della fede pasquale si presenta in tutta la sua potenza sconvolgente per la sua unicità e per la sua definitività.

Gesù è davvero vivo. Ce lo conferma l’esultanza della Chiesa che celebra il memoriale della passione, morte, risurrezione del suo Signore. Di qui, sempre mi trovo intensamente sorpreso dal ritorno della Pasqua nel calendario del tempo liturgico: mi inonda di stupore e di gioia incontenibile. E, nonostante si sappia, avviene come d’incanto a restaurare, ricapitolando la storia della salvezza, l’ineffabile “ordo amoris” che il Padre nel Figlio glorificato, mediante lo Spirito Santo, intende di nuovo ristabilire per noi.

Cosi sperimentiamo che qualcosa di sublime, e semplice nel contempo, ci accade e ci coglie nella radicale impotenza di noi, poveri uomini di ogni tempo e del nostro tempo, così difficile controverso. E ciò ci viene donato a nostra letizia spirituale, come consolazione e segno di sicura speranza. Non sussiste in realtà altro evento che sia rivelazione dell’amore del Padre, così irrevocabilmente riversato sull’uomo. Ma ciò che più stupisce e che Lui, il Risorto, si manifesta come il Vivente per sempre, ieri, oggi e in avvenire.

Per questo l’annuncio di Pasqua che riecheggerà nei vostri Santuari, si fa parola di speranza certa e di vita nuova, perché proclama il giudizio che è stato pronunciato da Dio, “domandando che questo si dischiuda ancora e sempre per noi, viventi nell’attesa del compimento della Parusia, e dunque nella speranza della nostra redenzione” (K. Barth).

Alla luce di questo evento, di nuovo ripartiamo nel cammino, in compagnia di tanti fratelli e sorelle, verso la Pasqua eterna. Così il mio augurio respira di visione e si fa portatore di letizia e di speranza.

                                                    + Carlo Mazza, vesc. em. Assistente ecclesiastico

 

Scarica il messaggio pasquale: Messaggio pasquale di Mons. Carlo Mazza

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