Descrizione
Il santuario della Madonna del Carmine è sempre stato un luogo privilegiato dai luinesi rispetto agli altri centri religiosi. Qui, infatti, molti giovani si sono incontrati per la prima volta e hanno dato inizio al loro amore, che in tempi successivi hanno sigillato in matrimonio. Il complesso si affaccia sul lago e rientra perfettamente in armonia con l’ambiente circostante, contribuendo a creare un lungolago da cartolina.
La fondazione della chiesa e del convento è datata 1477, quando fu promossa da un laico carmelitano, Iacopo Luini, morto poco dopo l’inizio dei lavori e poi fatto beato per vari fatti miracolosi attribuitegli. La consacrazione dell’edificio avvenne nel 1487, quando ancora procedeva il cantiere, che venne concluso solo a fine secolo.
La partecipazione alla vita religiosa da parte del popolo lacustre fu sempre elevata, come le donazioni spontanee per il mantenimento della struttura e dell’annesso monastero. Questo permise l’ampliamento dell’intera struttura e l’acquisto di altri beni nei decenni successivi. Nel 1544 fu aggiunta la prima cappella, con pianta quadrangolare e volta a crociera retta da costoloni, e nella metà del secolo XVII fu avviata la creazione delle due cappelle laterali. Il convento carmelitano fu soppresso nel 1778.
Nel 1987, grazie ad una campagna di sottoscrizione pubblica, fu intrapreso un restauro conservativo della chiesa, che interessò, oltre all’area presbiteriale, anche le pavimentazioni, gli affreschi, gli esterni e la copertura. Al termine dei lavori la struttura riacquistò chiarezza e pulizia.
Secondo la tradizione la chiesa fu teatro di alcuni fatti miracolosi. È ricordato, ad esempio, quello di una giovane di Castelrotto che nel 1725 si salvò dai proiettili sparati accidentalmente da un’arma da fuoco avendo indosso l’“abitino della Vergine”. Le pallottole, che si fermarono proprio di fronte a lei, sono oggi conservate in cornice ai piedi della statua della Madonna del Carmine.
La pianta è quella tipica del santuario con un’unica navata scandita nelle due campate, coperte con volte a crociera e suddivise da un arco trasversale a sesto acuto, di sapore ancora gotico. L’abside, a terminazione semicircolare, è coperto da una calotta emisferica, mentre l’organo, in controfacciata, risale al 1850. Il portale in arenaria rossa (decorato con stemmi, festoni e una Madonna con bambino) è oggi protetto da un piccolo portico d’accesso, aggiunto in età posteriore (secolo XVII) e sostenuto da colonne doriche in granito. La facciata ha profilo a capanna e il campanile, opera seicentesca, sorge in corrispondenza dell’abside.
All’interno i confessionali ed il pulpito sono finemente intagliati nel legno (1687) e gli altari delle due cappelle laterali sono ricche di stucchi, secondo la tradizione decorativa lombarda. Invece, tra gli affreschi che decorano la chiesa, una “Sacra Famiglia” della seconda metà del Cinquecento e una rara “Madonna della Misericordia”, probabilmente risalente alla fine del Quattrocento.
La statua della Madonna del Carmine, simulacro seicentesco, ogni anno a luglio si reca in processione per le vie del paese adorna del suo prezioso abito, in onore della festa che porta il suo nome.
Alle spalle della chiesa, ancora presente un piccolo orto una volta coltivato dai carmelitani, che consente di immaginare i luoghi dei secoli addietro e di cogliere uno scorcio particolare sul campanile e parte del complesso.
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Contatti
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