S. Giovanni di Sinis

Descrizione

Descrizione

Il Santuario di S. Giovanni di Sinis, insieme alla basilica di San Saturnino a Cagliari, è il più antico tempio cristiano della Sardegna, eretto intorno al 470, con una pianta a croce greca e forse con funzione battisteriale.

Nell’XI secolo subì una profonda ristrutturazione, probabilmente ad opera dei monaci benedettini di San Vittore di Marsiglia, che al centrale vano del transetto su cui insiste la cupola, aggiunsero la parte inferiore a tre navate, terminante con la facciata che evidenzia il ricorso allo stile bizantino e su cui si apre la porta d’ingresso, formata sia negli stipiti che nell’architrave, da grossi conci in arenaria. Una piccola finestra ottagonale si apre nel muro mediano, corrispondente alla navata centrale, mentre, bifore spartite da colonnine, si aprono ancora nelle testate del transetto e dell’abside.

La chiesa doveva essere sicuramente esposta alle scorrerie arabe ed ovviamente alle intemperie, tanto che un’ordinanza di papa Vittore III, datata 29 agosto 1087, raccomandava ai vescovi, la restaurazione delle chiese isolane rovinate. Nel 1826 incominciò a cadere in rovina e per un decennio fu addirittura utilizzata come ricovero per bestiame, finché nel 1838, un privato cittadino ne restaurò la volta.

Nel 1965 la Sovrintendenza risanò pregevolmente l’interno ma, pensando di dover proteggere le parti esterne, le coprì con lastroni e colate di cemento. A metà degli anni Novanta, il danno venne riparato. Il semplice e suggestivo interno conserva l’acquasantiera in stile barocco del XVI secolo, che proviene dalla chiesa parrocchiale di Nurachi, che vanta i titoli di giurisdizione.

La festa
Il martirio di San Giovanni è celebrato insieme a Sant’Agostino vescovo di Ippona, il cui simulacro si trova nella parrocchia di Nurachi. Il 27 agosto, alle quattro del mattino, dopo una notte di veglia, i nurachesi partono per la chiesetta, scalzi e con indosso le tuniche bianche o rosse, portando il simulacro di Sant’Agostino, che all’arrivo, è accolto da quello di San Giovanni. Il 28 e 29 agosto, i due santi sono portati in processione per le viuzze della borgata marina. Nel tardo pomeriggio del 29, Sant’Agostino fa rientro a Nurachi, con lo stesso rito processionale dell’andata.

Come si raggiunge
Si trova nella borgata marina di San Giovanni di Sinis, nei pressi della rinomata località archeologica di Tharros. E’ in territorio di Cabras ma la giurisdizione ecclesiastica è da sempre appartenuta alla parrocchia di Nurachi
La chiesa rimane aperta giornalmente, in estate dalle 9 alle 19 ed in inverno dalle 9 alle 17, con ingresso gratuito,  grazie all’impegno della cooperativa Penisola del Sinis, che gestisce la vicina area archeologica di Tharros.

Contatti

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