Santa Maria di Capodacqua

Descrizione

Descrizione
A Cittareale, la dove il fiume Velino sorge, prende le sue radici il Santuario della Madonna di Capo d’Acqua, grazie al ritrovamento miracoloso, tra il X e l’XI secolo da parte di una pastorella, di una statua raffigurante la Vergine Santissima.
Il motivo del ritrovamento è associato al fatto che tra il IV e il V secolo era diffusa la lotta contro il culto delle immagini sacre che portarono gli eretici iconoclasti a distruggere, spezzando e bruciando ogni forma di statua, icona o effigie destinata alla venerazione. Fu così che i cristiani trovarono degli adatti nascondigli, inaccessibili ai profanatori, dove riporre gli oggetti sacri in attesa di riportarli alla luce per essere nuovamente esposti ai fedeli.
Essendo stati dimenticati, i manufatti riapparvero a volte miracolosamente davanti agli occhi di qualche devoto anche dopo secoli. Molti Santuari sono nati dal ritrovamento di queste icone sacre, come anche la Madonna di Capo d’Acqua.
La pia pastorella che in un 7 Maggio pascolava il suo gregge e si fermò per dissetarsi con le acque della sorgente del fiume Velino, si vide apparire dalle viscere della terra questa statua. Tanto fu improvvisa la visione che alla fanciulla sembrò fosse uscita in quel momento proprio per mostrarsi a lei e, mossa da un’elevata religiosità si inginocchiò ai piedi del simulacro, e piena di commozione iniziò a pregare.
L’immagine sacra rinvenuta fu così nominata Madonna di Capo d’Acqua dal nome delle sorgenti in cui fu ritrovata.
Inizialmente si rese opportuno trovare una sistemazione alla statuina. Mostrandosi di per sé seduta, è come se la Vergine stessa avesse voluto chiarire il suo desiderio di restare nel luogo in cui rivenne alla luce; le fu perciò costruita una provvisoria cappella prima di trovare un luogo prossimo dove edificare la chiesa. Questa fu in seguito eretta ai piedi del monte Caiduro chiamato poi anche “costa della Madonna”.
Il Santuario del miracolo venne purtroppo distrutto da un devastante terremoto nel 1703 e ricostruito nella forma neoclassica giunta fino a noi.
Oggi possiamo ammirare la miracolosa statuina all’interno della chiesa, al centro dell’altare.
Dal giorno del ritrovamento il Santuario è divenuto meta di numerosissimi fedeli.
Ogni anno, la Madonnina, viene festeggiata con solenni celebrazioni e lunghe processioni nel giorno della Santissima Trinità, in memoria della carestia del 1779 provocata da un lungo periodo di siccità terminato con una provvidenziale pioggia proprio in quel giorno.

Fonte: http://www.altavalledelvelino.com/chiesecittareale/91-santuario-di-capodacqua.html

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