Secondo giorno del Convegno Nazionale dei Santuari 2021: "Zaccheo, diventa modello di chi vuole incontrare il Signore e mettersi alla sua sequela". "I santuari luogo dell'incontro con Gesù per riaccendere il fuoco della gioia". S. Messa presieduta da Mons. Carlo Mazza.

Nov 16 2021

Secondo giorno del Convegno Nazionale dei Santuari 2021: “Zaccheo, diventa modello di chi vuole incontrare il Signore e mettersi alla sua sequela”. “I santuari luogo dell’incontro con Gesù per riaccendere il fuoco della gioia”. S. Messa presieduta da Mons. Carlo Mazza.

Nella celebrazione Eucaristica di questa mattina S. E. R. Mons. Carlo Mazza, Assistente Ecclesiastico del CNS, nella sua omelia ha proposto alla nostra riflessione le due figure di Eleazaro nella prima lettura e Zaccheo nel Vangelo, come modelli di radicalità. In particolare Zaccheo viene presentato come un eroe che manifesta la sua grandezza in un gesto di conversione radicale al Vangelo di Gesù. L’incontro con Gesù lo libera da ogni forma di schiavitù.

” Zaccheo, afferma il Vescovo, ci prende di più perchè più prossimo a noi peccatori come lui, perchè anche noi sopresi da Gesù come lui, e come lui desiderosi di essere posti al centro dello sguardo traente e insospettabile di Gesù. Di fronte a Zaccheo, che alla fine ci rappresenta, avvertiamo l’urgenza di una decisione come di un appello a cambiare direzione alla vita, senza reticenze, senza riserve, senza nostalgie.”

L’incontro tra Gesù  e Zaccheo crea una vera convergenza di entrambi, tale da prendere “le sembianze di due pellegrini che, inseguendo il loro destino, si guardano, si intendono, si misurano, si scoprono, si rivelano nella loro verità e infine realizzano la pienezza del loro desiderio: nel dare e nel ricevere il dono della salvezza. Impressiona il fatto che Gesù prenda l’iniziativa e tratti come puro il più immondo di tutti.”

” Gesù definisce il nuovo tempo che accade nell’ “oggi”. Adesso è il tempo della salvezza che avviene nella “casa”, proprio quando Gesù dice a Zaccheo “oggi devo fermarmi a casa tua”, “casa” che è il luogo della quotidianità, degli affetti, delle relazioni, dire che inizia una “vita nuova” generata dalla salvezza causata dalla presenza di Gesù stesso. Infatti “Il figlio dell’uomo è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto”.

Infine ha ricordato ai rettori e operatori dei Santuari che i nostri Santuari sono sempre il luogo della ricerca di Dio, del vedere Gesù, dell’incontro con Gesù per riaccendere il fuoco della gioia.

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