Il Santuario di S. Antonio di Padova a Polla (SA) e il prodigio della lacrimazione del Santo

Lug 17 2021

Il Santuario di S. Antonio di Padova a Polla (SA) e il prodigio della lacrimazione del Santo

Il Santuario Antoniano di Polla

Informazioni storico-artistiche

Capolavoro dell’arte francescana, il Santuario Antoniano di Polla, è posto lungo il percorso dei Cammini Storici dell’antica Via Popilia. È stato, inoltre inserito di recente come tappa nel Cammino di Sant’Antonio da Capo Milazzo – Assisi – Padova.   Fu costruito a partire nei primi decenni del XVI secolo e completato nella parte muraria nel 1541. L’interno che conserva l’impianto architettonico cinquecentesco a navata unica ampia e luminosa secondo lo stile delle chiese francescane “da predicazione” presenta una fusione di pittura e scultura con esiti straordinari, in una sintesi ineguagliabile di storia e spiritualità.
Edificato a spese della popolazione e della municipalità, esso ha continuato ad essere nel corso dei cinque secoli dalla sua fondazione, luogo di riferimento della storia religiosa e culturale. Fin dall’inizio, la storia di questo luogo francescano si è intrecciata in profondità con la storia stessa di Polla. Con la sua sobria architettura di impianto rinascimentale, i suoi stupendi affreschi, le preziose tele, le tante sculture lignee, il Santuario rappresenta una delle pagine più interessanti della storia dell’arte barocca in Campania. Al suo interno contiene opere di Michele Ragolia, Domenico Sorrentino, Anselmo Palmieri, Francesco de Martino, Nicola Peccheneda, Pietro Antonio Ferro, fra Umile da Petralia e vari altri artisti.
Le vicissitudini storiche che hanno accompagnato il Santuario fino ai nostri giorni, hanno sempre lasciato un’impronta precisa tanto negli interventi architettonici degli ambienti conventuali quanto nelle testimonianze artistiche che ci tramandano la sensibilità culturale, nel corso dei secoli, di un grande progetto con i suoi artefici, le sue risorse, i suoi obiettivi e le sue difficoltà.
È stato dichiarato Monumento Nazionale nel 1925 ed eretto Santuario Diocesano nel 1993. Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali lo ha inserito, nel 2012, tra le “Mille meraviglie d’Italia”.

 

Il Prodigio della lacrimazione dell’effigie del Santo

L’antica statua lignea del sec. XVIII, nei giorni 12 e 13 giugno 2010 subisce una trasformazione espressiva del volto mentre si verifica un fenomeno di lacrimazione dagli occhi. La diagnostica chimico-fisica sulla scultura dichiarerà che per quanto concerne il fenomeno della lacrimazione non ci sono segni e/o sostanze che inducono a credere alla manomissione dell’apparato pittorico e tantomeno trovare conforto per via chimico-fisica nella spiegazione del fenomeno. Dunque un fenomeno fuori dalle leggi umane!
Il 13 febbraio 2011 con Decreto vescovile viene dichiarata la lacrimazione della statua come prodigio “empiricamente non spiegabile”. Il 12 giugno 2011 il Ministro Generale dell’Ordine dei Frati Minori Josè Rodriguez Carballo nel corso di una solenne concelebrazione benedirà il nuovo reliquiario contenente il panno delle lacrime.
Grazie all’intercessione del Sant’Antonio, si sono verificati diversi segni prodigiosi ed il Santuario, unico al mondo per le lacrime del Santo, è divenuto meta di pellegrini che desiderano affidare al Santo le loro ansie e le loro gioie in un atto di vero ringraziamento e di sentite preghiere.

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