"Lasciamoci sorprendere dall'alba nuova della Pasqua", lettera di auguri del Presidente CNS Padre Mario Magro.

Mar 24 2024

“Lasciamoci sorprendere dall’alba nuova della Pasqua”, lettera di auguri del Presidente CNS Padre Mario Magro.

PASQUA 2024                

                                                                                     “Sia Benedetto Dio e Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che nella sua                                                                                                                   grande misericordia ci ha rigenerati, mediante la risurrezione di gesù Cristo                                                                                                                    dai morti, per una speranza viva, per una eredità che non si corrompe, non                                                                                                                      si macchia e non marcisce.”  (1 Pt. 1,3-4)

 

Carissimi Rettori e Operatori dei Santuari,

in questo anno che ci prepara al prossimo Giubileo della Chiesa universale, la celebrazione della Santa Pasqua assume un’atmosfera più intensa e decisa, perché siamo chiamati a dedicare maggiore cura e spazio alla preghiera, intimo strumento di unione e di comunione con Dio, Padre di Misericordia, che ci ha donato il suo Figlio per la salvezza e la redenzione di ciascuno di noi. Attraverso la Pasqua del Cristo è Dio stesso che ci apre il passaggio alle cose celesti, alla vita trinitaria e alle realtà della vita eterna.

La preghiera, respiro di vita e di fede, grido di amore e di speranza per chi si affida a Lui, “si lascia descrivere – dichiara Papa Francesco – sempre e solo nella semplicità di coloro che la vivono. Il Signore ci avverte che quando preghiamo non dobbiamo sprecare parole, illudendoci per questo di essere ascoltati. Ci ha insegnato piuttosto il silenzio e ad affidarci al Padre, il quale sa di quali cose abbiamo bisogno prima ancora che gliele chiediamo.” Dalla preghiera e dalla vita donata per noi dell’Unigenito Figlio di Dio, ci viene consegnata la speranza nuova, la speranza di una vita vissuta nella grazia e nella pace, facendo spazio al silenzio che nutre l’anima e ci allontana dal predominio del rumore che ci circonda e dal trambusto, provocato dalla frenesia della società moderna.

La Risurrezione di Cristo è immagine radiosa del Padre, che nel suo profondo amore per l’Umanità, consegna il Figlio per la salvezza di ogni essere umano, offrendoci il grande mistero della Preghiera, come intima relazione tra Dio e l’uomo e tra l’uomo e Dio. Solo attraverso la preghiera possiamo entrare nella comunione reale con Lui, con il Dio che nessuno ha mai visto, ne può vedere, se non solo attraverso il suo Figlio e attraverso di lui poterlo chiamare “Abbà!” Padre!

Nella prima lettera di Pietro, sopra citata, i cristiani soffrono a causa della loro fedeltà a Cristo e cominciano a perdersi d’animo. L’apostolo li richiama alla realtà del loro battesimo: “rinati dall’alto”, sono creature nuove che condividono realmente la vita di Gesù morto e risorto. Sono nati ad una speranza viva e ad un’eredità che non verrà mai meno. Sono salvati perché possiedono tutti i beni portati da Gesù Cristo. I cristiani camminano dunque verso la pienezza, raggianti di gioia, anche se avvertono il peso della lotta del vivere quotidiano.

L’incontro con il Risorto ci interpella ancora una volta nel profondo del cuore e ci dice: chi è Gesù, il Vivente, per te? Possiamo dire con S. Paolo “non sono più io che vivo, è Cristo che vive in me” (Gal 2,20)? Viviamo nel continuo e sempre nuovo incontro con Lui, nella Sua Parola, nei Sacramenti, nella Fraternità e nei legami della Carità. Siamo testimoni del Risorto. Riconosciamo a Dio il primato assoluto nella nostra vita. Viviamo l’esodo da noi stessi, sforzandoci di operare sempre nuove scelte di carità e di servizio, siamo più motivati nell’amore in tutto quello che facciamo. Siamo costantemente testimoni del senso più grande della vita e della storia, pronti a rendere ragione della speranza del Risorto che trasforma il cuore e la vita. Viviamo la missione del nostro apostolato e ministero, secondo lo stile di chi ha a cuore che la Chiesa annunci il Vangelo a tutto l’uomo e ad ogni uomo. Con l’umiltà e la fiducia apriamoci al primato del dono del suo Santo Spirito effuso in noi, Spirito di vita che vince la morte, e che da Gesù il Risorto sgorga per ogni creatura.

Lasciamoci sorprendere dall’alba nuova della Pasqua, lasciamoci sorprendere dalla novità di Cristo che trasforma la vita e la redime dal male. Lasciamo che la sua tenerezza e il suo amore ci inondino, e con immensa gioia e fede professiamo che il Signore è veramente Risorto!

Buona festa di Pasqua!                                     Padre Mario Magro RCJ, presidente CNS

 

Scarica la lettera: Lettera di Pasqua del Presidente Padre Mario Magro al CNS 2024

                                                                                                          

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